
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Secondo l’aggiornamento della Lista rossa Iucn, che prende in esame un nuovo studio, oltre un terzo delle specie di camaleonte è a rischio estinzione.
Sono dotati di una lingua lunghissima e fulminea, di una coda prensile come quella delle scimmie, di grandi occhi sporgenti, capaci di roteare in ogni direzione e, caratteristica più mirabolante, sono in grado di cambiare colore. Tra le creature più bizzarre che l’evoluzione ha forgiato ci sono sicuramente i camaleonti.
Secondo un recente aggiornamento della Lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) la situazione è preoccupante per questi variopinti discendenti dei dinosauri. Uno studio condotto dal Chameleon Specialist Group sostiene infatti che oltre un terzo delle specie di camaleonte è a rischio estinzione. Nel corso dello studio i ricercatori hanno esaminato lo stato di salute delle popolazioni di quasi tutte le specie esistenti nel mondo, 184 delle 200 conosciute.
Di queste nove specie sono state classificate in pericolo critico, 37 in pericolo e 20 come vulnerabili, per un totale di 66 diverse specie minacciate di camaleonti, il 36 per cento di quelle esistenti. Se si considerassero anche le specie in procinto di essere catalogate come “minacciate” si dovrebbero aggiungere altre 35 specie e la percentuale di camaleonti in pericolo salirebbe al 55 per cento. I rettili in generale stanno subendo un declino in tutto il pianeta e il 19 per cento delle specie censite è a rischio.
[vimeo url=”http://vimeo.com/59547401″]
“I camaleonti sono molto più minacciati dei rettili in generale – sostiene Christopher V. Anderson, studioso del Chameleon Specialist Group – perché la maggior parte delle specie è endemica di piccole aree geografiche, spesso un habitat particolare presente in una singola montagna”. La minaccia principale per questi animali è rappresentata dal degrado e dalla perdita dell’habitat provocati dalla forte pressione antropica. “Questo degrado è causato in gran parte dall’agricoltura e dallo sfruttamento delle risorse naturali, come la raccolta del legname – spiega Christopher V. Anderson – altri pericoli sono costituiti dal cambiamento climatico e dal commercio di camaleonti come animali domestici”.
Un’altra ragione per cui i camaleonti sono in difficoltà è che quasi la metà delle specie si trova in un solo paese: il Madagascar. L’isola, caratterizzata da una straordinaria biodiversità, è vittima di un’intensa deforestazione che minaccia le 85 specie di camaleonte presenti. “La protezione degli habitat dei camaleonti è l’azione di conservazione primaria necessaria a garantire la loro sopravvivenza a lungo termine”, conclude Christopher V. Anderson.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.