
Venticinque esperti si confrontano su comunità energetiche, nucleare di nuova generazione, biocarburanti e termovalorizzazione dei rifiuti: “Serve coraggio e una coscienza collettiva”.
Un prato fiorito, pannelli solari che producono energia, api che volano di fiore in fiore. È così che nasce Solar Honey, il primo miele fotovoltaico. L’idea è di una coppia di apicoltori del Minnesota, che hanno pensato di unire l’apicoltura alla produzione di energia rinnovabile da fotovoltaico. Travis e Chiara Bolton, marito e moglie e
Un prato fiorito, pannelli solari che producono energia, api che volano di fiore in fiore. È così che nasce Solar Honey, il primo miele fotovoltaico. L’idea è di una coppia di apicoltori del Minnesota, che hanno pensato di unire l’apicoltura alla produzione di energia rinnovabile da fotovoltaico.
Travis e Chiara Bolton, marito e moglie e appassionati apicoltori, propongono infatti ai proprietari dei terreni dove vengono installati degli impianti fotovoltaici, di coltivare diverse varietà di essenze e piante da fiore, così da ricreare degli habitat ideali dove poter insediare le arnie e produrre così il miele.
Il progetto dei due apicoltori nasce da un’iniziativa dell’amministrazione dello Stato americano che prevede di promuovere l’energia rinnovabile da una parte, e la conservazione volontaria delle praterie tipiche delle campagne del Minnesota dall’altra. Grazie al Pollinator Friendly Solar Act, diventato legge a maggio del 2016, l’amministrazione ha varato tutta una serie di linee guida al fine di aiutare i proprietari degli impianti solari a terra nella creazione e nel mantenimento di prati adatti agli insetti locali. Api comprese.
Leggi anche: Come stanno le api in Italia
Un mix di sementi pensato ad hoc permette di ricreare le condizioni ecologiche ideali a sostenere le popolazioni di api, di farfalle e di tutti gli altri insetti utili. Mentre il mantenimento dei suoli, la riduzione ed eliminazione di pesticidi e fertilizzanti, migliora la qualità delle acque, aumenta la quantità di materia organica nel terreno e lo rende più fertile per la pratica agricola, una volta che l’impianto sarà arrivato a fine vita e dismesso.
Un’idea semplice quanto geniale. Perché da un lato implementa la conservazione di habitat ideali alle api, dall’altro coniuga due attività apparentemente distanti tra loro: l’apicoltura e la produzione di energia rinnovabile.
Leggi anche: Come fermare il deserto con l’apicoltura
I Bolton posizionano così le loro arnie nei prati coltivati secondo le linee guida governative, ricevono un compenso per il loro lavoro e alla fine della stagione consegnano ai proprietari decine di barattoli di miele “fotovoltaico”, il Solar Honey. “Crediamo nella collaborazione tra l’energia solare e l’apicoltura locale”, scrivono sul loro sito. “Vogliamo così promuovere la creazione di nuovi habitat di foraggiamento sia al di sotto che intorno ai pannelli solari, per tutta una serie di impollinatori, uccelli e altri animali selvatici”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Venticinque esperti si confrontano su comunità energetiche, nucleare di nuova generazione, biocarburanti e termovalorizzazione dei rifiuti: “Serve coraggio e una coscienza collettiva”.
L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente nelle nostre vite. Ma qual è il suo vero impatto ambientale? Una domanda banale che necessità risposte più complesse.
Un nuovo rapporto su produzione e consumo di energia in Francia evidenzia una rapida crescita delle fonti rinnovabili rispetto al 2023.
La Cina ha registrato il primo calo delle emissioni di CO2 dovuto a fattori strutturali e non a un calo della domanda.
La potenza installata di solare e eolico in Cina ha superato quella del carbone. Ma Pechino non arresta lo sviluppo della fonte fossile più pericolosa.
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
I pannelli fotovoltaici sono la tecnologia verde più utilizzata nella transizione energetica. Ma come smaltirli e riciclarli quando diventano obsoleti?
Il governo vara il ddl che segna l’inizio del ritorno al nucleare, di nuova generazione, per contribuire alla decarbonizzazione. Quali pro e quali contro?
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.