
Fritte, al forno o in padella, le polpette di peperoni, ceci e prezzemolo custodiscono l’essenza del sole estivo per offrirla in un sol boccone.
Di stagione è meglio: ecco i 10 cibi settembrini mineralizzanti e protettivi per la salute da non farsi mancare sulla tavola.
Nutrirsi con frutta e verdura di stagione è molto importante per il bene dell’ambiente e dell’organismo. Seguendo il loro naturale ciclo di vita, infatti, i vegetali presentano maggiori quantità di sostanze nutrienti e principi attivi, oltre a un gusto e un aroma più intenso. Ecco, per esempio, quali sono i cibi settembrini di cui beneficiare a tavola.
E’ tempo di “forniti”, che maturano da agosto a settembre, e a breve sarà la volta dei “tardivi” o “cratiri” o “cimaruolo”. I fichi contengono molta acqua (oltre l’80 per cento), glucidi solubili e un fibra, 47 Kcal. per 100g. e vitamine A e C in abbondanza, potassio e fosforo. Sono mineralizzanti, energetici, ricostituenti. La scienza ne ha confermato le virtù anticancro.
Il contenuto di zuccheri, fino a 150 grammi per chilo, non deve preoccupare: si tratta di glucosio e levulosio, zuccheri in una forma direttamente assimilabile e concessi, sotto controllo, anche ai diabetici. Il frutto è ricco di vitamina A e B1, contiene vitamina PP e C e molti sali minerali tra cui manganese, calcio, magnesio, potassio, ferro, sodio. Stimola il lavoro del fegato, disintossica, mineralizza e contrasta l’anemia. Mangiare l’acino con i suoi piccoli semi significa ingerire un anticolesterolo.
La pianta spinosa dei fichi d’India cresce bene nel Sud Italia, soprattutto in Calabria e Sicilia, non necessita di particolari cure e produce gustosi frutti utilissimi per regolarizzare le funzioni intestinali, controllare l’indice glicemico, aumentare il senso di sazietà, fornire importanti antiossidanti e combattere in modo naturale lo stress. Il gel contenuto nelle pale, cicatrizzante, anticamente veniva ingerito per curare l’ulcera e la gastrite.
Sono fonte di sostanze antiossidanti e protettive nei confronti del cancro. La pectina, contenuta soprattutto nel torso e nella buccia, abbassa il tasso di colesterolo del sangue. Gli studiosi hanno anche scoperto che mangiare una mela tutta intera funziona più che somministrare il suo principio attivo isolato. Questo perché la pectina del frutto agisce in sinergia con la vitamina C e con tutte le altre componenti del frutto, ivi compreso il profumo. Le proprietà benefiche delle mele si trovano principalmente nella buccia: scegliamole biologiche e mangiamole senza eliminarla.
Mineralizzanti e rinfrescanti, ricche di pectine anticolesterolo, le pere si consumano mature: sono più digeribili e non gonfiano lo stomaco. Contengono fibre, utili per regolarizzare l’intestino, e antiossidanti naturali. L’alto contenuto di fruttosio dona energia e senso di sazietà. Il succo di pera aiuta a far scendere la temperatura corporea, la bevanda perfetta quando si ha la febbre. La presenza di boro nel frutto aiuta a contrastare i danni da osteoporosi. Le pere sono ricche di potassio, contengono vitamina C, e fibre.
Le sue bacche diventano commestibili quando sono di colore viola scuro, mature, poiché i frutti rossi, ancora acerbi, contengono tossine. Composte per il 79 per cento da acqua, carboidrati, ceneri, proteine, sono dotate di potassio, calcio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, rame, zinco e magnesio. Non mancano le vitamine del gruppo B, vitamina A e C, tannini. Le bacche di sambuco sono una miniera di sostanze benefiche tra cui flavonoidi, antociani, olocaina, acido citrico, malico, folico. Hanno proprietà diuretiche, lassative, sudorifere, antireumatiche, antinevralgiche, antinfiammatorie.
Sono legumi nutrienti, ricchi di vitamine A, B, C, ed E, contengono potassio, ferro, calcio, zinco, fosforo e lecitina, che favorisce l’emulsione dei grassi, evitandone l’accumulo nel sangue. Tutte le varietà di fagioli contengono molta fibra. Fonte di proteine, rappresentano una valida alternativa alla carne, soprattutto in abbinamento ai cereali.
Da fine agosto per tutto il mese di settembre maturano le corniole, frutti di un piccolo albero che cresce spontaneamente nei boschi. Le corniole, simili a piccole ciliegie dalla forma allungata, sono molto dotate di vitamine, caroteni, pectine, tannini, mucillagini, fruttosio e acidi organici. Contengono più del doppio della vitamina C presente negli agrumi. Le corniole fresche e mature sono dolci e dissetanti; con quelle rosse ma non ancora completamente mature si prepara un’ottima marmellata.
Sono fonte di ferro, vitamine, sali minerali e zuccheri naturali. Presentano una scarsa quantità di grassi e sono invece ricchi di fibre vegetali e di vitamine del gruppo B. Contengono anche vitamina C. Agiscono nell’organismo come antinfiammatori naturali e hanno la proprietà di abbassare il colesterolo. Sono energetici, ideali mangiati la mattina a colazione
Sono privi di grassi e poco calorici, ideali per chi segue una dieta ipocalorica. Contengono fosforo, potassio, selenio, magnesio, vitamine del gruppo B e alcuni antiossidanti. Sono considerati benefici per il sistema immunitario poiché mantengono alto il livello di anticorpi nell’organismo.
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