In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
10 consigli per salvare il mondo
Esiste un’organizzazione con sede a Stoccolma, la Global Challenges Foundation, che si occupa di individuare e analizzare i maggiori rischi per l’umanità e di proporre eventuali soluzioni. L’ultimo rapporto pubblicato sul sito dell’organizzazione e scaricabile gratuitamente è a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford e stila un elenco di dodici potenziali
Esiste un’organizzazione con sede a Stoccolma, la Global Challenges Foundation, che si occupa di individuare e analizzare i maggiori rischi per l’umanità e di proporre eventuali soluzioni.
L’ultimo rapporto pubblicato sul sito dell’organizzazione e scaricabile gratuitamente è a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford e stila un elenco di dodici potenziali catastrofi a cui il genere umano potrebbe trovarsi esposto e a cui sarebbe meglio farsi trovare preparati.
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I dodici grandi rischi sono divisi in quattro gruppi, tra rischi attuali, rischi esogeni (cioè non dipendenti dall’attività umana), rischi emergenti e rischi legati alla politica globale.
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Tra i primi troviamo i cambiamenti climatici estremi, la guerra nucleare, una possibile catastrofe ecologica, una pandemia globale, il collasso dell’economia mondiale; i secondi annoverano l’eruzione di un supervulcano e l’impatto di un grande asteroide; i terzi riguardano biologia sintetica, nanotecnologie, intelligenza artificiale e pericoli sconosciuti; i quarti riguardano una cattiva gestione della politica globale.
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L’obiettivo dei ricercatori, che hanno definito queste dodici minacce “rischi con impatto potenzialmente infinito”, è quello di stimolare il dibattito internazionale e spronare i leader politici a intervenire affinché vengano create delle contromisure.
Ecco perché nel rapporto vengono elencati 10 strategie utili per “salvare il mondo” e affrontare le minacce per l’umanità:
1) Creare un network globale che si occupi dei rischi ad impatto infinito;
2) Migliorare le capacità di analisi del rischio;
3) Creare sistemi di allerta precoce;
4) Iniziare a visualizzare il mondo come un sistema sociale ed ecologico estremamente complesso ed interconnesso;
5) Premiare i paesi che compiono sforzi per evitare i rischi;
6) Prendere in considerazione anche i rischi che sembrano remoti ma che potrebbero avere un impatto disastroso;
7) Spostare l’attenzione sulla possibilità che si verifichino eventi estremi e studiarne possibili effetti;
8) Migliorare la comunicazione del rischio, con un linguaggio adeguato;
9) Stabilire degli indicatori di rischio globale e di opportunità per intervenire;
10) Prendere in considerazione la possibilità di fondare una Global Risk Organization.
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