
Dafne produce oggetti per il piacere sessuale naturali, vegani e made in Italy, con l’obiettivo di diffondere un’idea di sessualità pulita, libera e sicura.
Un hard disk che illumina la strada, una parabola che monitora il dissesto idrogeologico e un robot che illumina la casa con la luce del sole. Ecco alcune delle invenzioni presentate allo Smart City Exhibition 2014.
Invenzioni, prototipi, progetti pronti per entrare nel mercato. Sono queste le idee premiate alla Smart City Exhibition 2014, fiera dedicata a inventori, start up, e ricercatori. Le soluzioni in questo caso si differenziano dalle altre per essere originali, sostenibili e a costi contenuti.
“Davvero tanti i progetti interessanti che abbiamo ricevuto, sia da parte dei cittadini, che di associazioni e imprese”, ha dichiarato Gianni Dominici, di Smart City Exhibition. “Questa iniziativa ci dà l’opportunità di fotografare lo stato dell’arte dell’innovazione in Italia e ci conferma che la creatività è l’ingrediente fondamentale del made in Italy, anche di quello scientifico”.
Ecco allora un hard disk rotto che produce energia elettrica, o un braccialetto in silicone che attiva il servizio di bike sharing. O ancora una lampada da tavolo che riconosce la qualità dell’aria e un sistema di navigazione dedicato alle persone ipovedenti e che, grazie a tre piccoli sensori senza fili e un’app che fa vibrare lo smartphone.
Una soluzione davvero curiosa per il raffreddamento dei sistemi di calcolo e dei data-center. Prodotto da SER TEC S.r.l., il dispositivo si basa sul raffreddamento a immersione: gli elaboratori sono immersi in un fluido dielettrico che raccoglie e recupera il calore prodotto dai processori interni e dagli alimentatori, consentendo di ridurre drasticamente il consumo di energia totale, fino al 50 per cento. Il sistema inoltre preserva i componenti e diminuisce le fonti di rumore.
Si tratta di un robot che permette di utilizzare la luce solare per illuminare spazi e strutture in ombra. L’idea è presa in prestito nientemeno che da Archimede. In questo caso il fascio luminoso può essere indirizzato a piacimento. Va dai 20 ai 60 centimetri ed è alimentato da celle fotovoltaiche. Ideale sia per privati che per le amministrazioni pubbliche.
Sviluppata da Ellequadro ingegneria srl, l’idea si basa sulla teoria del riciclo. Ecco allora vecchie grondaie, hard disk rotti, motori di stampanti, elettrodomestici in disuso o addirittura l’alternatore di un automobile che diventano fonte preziosa di elementi per autocostruirsi un aereogeneratore ad asse verticale per generare energia elettrica.
Si tratta di un sistema di navigazione a basso costo e poco invasivo sull’ambiente dedicato alle persone ipovedenti o non vedenti, che ne aumenta l’autonomia. Il sistema permette agli utenti di muoversi guidati dal loro smartphone lungo percorsi prestabiliti. Il sistema potrebbe sostituire le costose mattonelle tattili ad oggi in uso nei luoghi pubblici, con delle piccole strisce colorate. La fotocamera dello smartphone è in grado di identificare il percorso da seguire e guidare così l’utente attraverso la vibrazione del cellulare.
Ecco un sistema nuovo per la visione interattiva di contenuti video sui più comuni dispositivi mobili: toccando lo schermo in corrispondenza dei punti di interesse (oggetti, persone, luoghi, etc.), il sistema fornisce informazioni multimediali supplementari. Utilissimo nel turismo e nella valorizzazione dei beni architettonici e in grado di consentire di scegliere e prenotare in maniera più semplice, alberghi, ristoranti, spettacoli.
Sviluppata dall’organismo di ricerca no-profit Csp-Innovazione come attività di ricerca in collaborazione con Csi Piemonte, questa lampada da tavolo monitora la qualità dell’aria e del comfort ambientale all’interno degli edifici. Funziona da strumento di controllo, misurando i livelli di sostanze volatili e di formaldeide. Attraverso tre led colorati, oltre a calcolare temperatura, umidità e luminosità, fornisce un’indicazione cromatica della qualità ambientale: verde quando l’aria è pulita, giallo per livelli di attenzione e rosso in caso di valori sopra i livelli di allarme.
Questo sistema fornisce in tempo reale un feedback vocale personalizzato in grado di guidare la corretta produzione dei singoli passi, agendo come se un medico virtuale valutasse continuamente la prestazione motoria del paziente, nelle persone affette dalla malattia di Parkinson. Il sistema è composto da una app e da 3 piccoli sensori senza fili, 2 da apporre sulle scarpe e uno sul tronco. Il sistema implementa inoltre un servizio di telemedicina che permette al medico di monitorare da remoto giorno per giorno l’andamento della riabilitazione. Il sistema è stato sviluppato da Alberto Ferrari, giovane ricercatore dell’Università di Bologna.
Questo è un progetto integrato di mobilità sostenibile. Grazie ad una app e a un braccialetto in gomma dotato di sensore, si possono individuare e utilizzare le biciclette del sistema di bike sharing Doceo. Al termine del giro, possono essere parcheggiate ovunque o presso un punto di raccolta. Ogni bici è dotata di una catena elettronica: il chip presente nel braccialetto dialoga con la catena, che riconosce l’utente e sblocca la bici. Il “parco biciclette” è costituito dalle bici recuperate mensilmente dalla raccolta “rifiuti ingombranti” dell’AMA e lavorate artigianalmente dalle Ciclofficine del territorio.
Interessante sistema di monitoraggio del rischio meteo-idrologico e per la misura e localizzazione in tempo reale delle precipitazioni, con lo scopo di supportare le azioni della Protezione Civile. A differenza dei sistemi attualmente in uso, si basa su componenti di mercato a basso costo e utilizza le infrastrutture esistenti come le parabole satellitari, per acquisire dati meteo. In grado di misurare in tempo reale i millimetri di pioggia caduti che precipitano lungo la tratta parabola – satellite. Attualmente sono in fase di avvio due sperimentazioni del sistema SRS nella Provincia di Firenze e nel Comune di Genova, in collaborazione con i rispettivi organismi di Protezione Civile.
Questa app permette di conoscere, in qualsiasi momento, la disponibilità di posti liberi in una determinata zona della città. L’utente può dirigersi direttamente dove è presente un posto disponibile per la sua tipologia di autoveicolo e il gestore dell’area parcheggio può ottimizzare l’occupazione e il tempo di sosta. Il sistema sviluppato dalla startup Park Smart, elabora i flussi video delle telecamere, anche quelle già presenti sul territorio, per trasferire le informazioni a una mobile app e al navigatore. Bastano uno smartphone, la localizzazione Gps e Google Maps.
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