
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
Come convincere le “piccole pesti” a mangiare il piatto di verdure o l’insalata che “gli fa tanto bene”?
Medici e dietologi consigliano di consumare, per mantenersi in
salute, almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura (cruda
e cotta). Un’enormità, se pensiamo ai due miseri bocconi di
spinaci mandati giù di malavoglia dai pargoletti. La
soluzione sta nel cammuffare frutta e verdura e nell'”infilarla”
ovunque possibile nei pasti e negli spuntini, magari chiamandola
con un altro nome.
Alcuni esempi: invece della frutta, macedonia con yogurt e
malto, sorbetto al miele, frullati e succhi; invece della verdura,
polpette croccanti con cereali e spinaci, barchette di zucchine al
formaggio, crema di carote al parmigiano. E’ anche importante
cercare di sfruttare i momenti favorevoli.
E per la svogliatezza? Provate con il piatto unico; niente
annoia e irrita un bambino più del dover restare inchiodato
a tavola ed essere costretto a ingurgitare primo, secondo,
contorno e frutta, mentre i “grandi” fanno conversazione. Si
rischia che, pur di scappare a giocare, mangi magari solo il
“primo”, trascurando completamente altre fonti di nutrimento
importanti. Meglio proporgli un piatto che contenga tutti i
nutrienti necessari in un’unica portata, magari accompagnato da un
bel bicchiere di succo o centrifugato di frutta.
Alcuni esempi: pasta e fagioli, riso e lenticchie, pasta e piselli,
penne con nasello e olive, pasta ai quattro formaggi, spaghetti con
pomodoro e ricotta, polenta con verdure, lasagne vegetariane,
gnocchi alla romana, minestrone con riso, risotto alla parmigiana,
risotto al salmone, pizzoccheri valtellinesi, orecchiette con i
broccoli e il pecorino, torta pasqualina, pizza, creme di verdure
coi crostini, ribollita alla toscana, crocchette di pesce e
patate…
Francesca Marotta
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