Troppi turisti impedivano agli abitanti del barrio del Park Güell di prendere il bus 116. Così il Comune l’ha fatto sparire da Google maps.
Alba Fucens Archeologia e natura
Alba Fucens ebbe un ruolo decisivo nelle guerre sociali poichè era attraversata dalla via Valeria che collegava l’Urbe con la costa adriatica.
Il percorso
Punto di riferimento per gli itinerari nella zona è
Avezzano.
Bastano pochi chilometri, dai Caselli di Avezzano e Magliano dei
Marsi della A25, per salire ai 966 metri delle rovine di Alba
Fucens. La strada di accesso offre un bel colpo d’occhio sulle
mura, e termina nel paese moderno. Una sterrata sale alla chiesa di
San Pietro, austera all’esterno ma elegantissima all’interno.
Da San Pietro, una discesa a piedi porta all’imponente Anfiteatro,
da cui si raggiungono in breve le suggestive rovine del foro. A
portata di mano da Alba Fucens, Massa d’Albe è il punto di
partenza per la sgambata (1600 metri di dislivello) verso la cima
del Velino.
Passeggiate più brevi possono avere come mete la Fonte
Canale o i colli tra l’abitato e Rosciolo.
A sud di Avezzano, la provinciale per Luco dei Marsi porta agli
imbocchi dei Cunicoli di Claudio, oggi protetti da un Parco
Archeologico. Se si vogliono toccare anche il castello di
Ortucchio, San Benedetto dei Marsi e il castello di Celano,
conviene compiere il periplo completo del Fucino: si percorrono una
settantina di chilometri.
Gli scavi di Alba Fucens e il Fucino
La più nota città antica d’Abruzzo sorge su un colle
che domina la grande distesa del Fucino (da cui l’appellativo di
Fucens o Fucentia), e si affaccia sul più classico panorama
del massiccio del Velino. Importante centro dei Marsi edificato a
cavallo tra il IV e il III secolo, la città che i romani
chiamarono poi Alba Fucens si trova a quasi 1000 metri di quota,
conserva i resti delle antiche strade, del Foro, dell’anfiteatro,
delle porte Massima, Fellonica e di Massa, delle poderose mura che
sfiorano i 3 chilometri di sviluppo.
Alba Fucens ebbe un ruolo decisivo nelle guerre sociali
poichè era attraversata dalla via Valeria che collegava
l’Urbe con la costa adriatica. Fu importante anche nel Medioevo
come testimonia la bellissima chiesa romanica di S. Pietro. Nel
1268 si combattè la battaglia di Tagliacozzo con la quale
gli Angioini sconfissero definitivamente gli Svevi.
Poco a sud di Avezzano è possibile visitare l’Incile,
l’ampia costruzione da cui inizia il canale dei Torlonia. Non
lontani sono gli imbocchi dei “cunicoli di Claudio”, tunnel di
età romana nei quali è possibile avventurarsi con
molta cautela e una buona lampada.
È possibile prolungare la gita visitando anche il castello
di Ortucchio, le rovine di Pescina dove nacquero Ignazio Silone e
il cardinal Mazzarino, la chiesa di S. Maria in Valle Porclaneta.
La zona è particolarmente suggestiva all’inizio della
primavera, quando la neve dei monti contrasta con il verde della
piana e dei colli.
Escursione a cura dell’Assessorato al Turismo della regione
Abruzzo.
Per le visite all’Incile: ERSA Avezzano, Tel: 0863 5021.
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