Dalle aurore boreali della Lapponia al Dìa de los muertos del Messico. Ecco alcune idee di viaggio 2025 per esserci dove accadono eventi straordinari.
Aurora boreale, ecco i posti più spettacolari dove e quando vedere le luci del nord
Sempre più turisti ogni anno viaggiano in cerca dell’aurora boreale. Ecco le mete dove vedere questo spettacolo naturale unico al mondo. Magico.
È un sogno per molti viaggiatori quello di godere di una delle manifestazioni naturali più suggestive in assoluto: vedere l’aurora boreale almeno una volta nella vita. Un fenomeno talmente unico da creare veri e propri flussi turistici verso i luoghi del pianeta dove è possibile ammirare il cielo che si colora di mille sfumature diverse, tutte indimenticabili. Ecco alcune delle destinazioni dove programmare il prossimo viaggio alla ricerca dell’aurora.
La magia dell’aurora boreale
Il nome esatto è aurora polare, più spesso però è chiamata aurora boreale o australe a seconda dell’emisfero in cui si verifica, ed è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato principalmente da bande luminose di un’ampia gamma di forme e colori rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio, tipicamente di colore rosso-verde-azzurro, detti archi aurorali.
Il fenomeno è causato dall’interazione di protoni ed elettroni di origine solare con la ionosfera terrestre: queste particelle eccitano gli atomi dell’atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce di varie lunghezze d’onda. A causa della geometria del campo magnetico terrestre, le aurore sono visibili in due ristrette fasce attorno ai poli magnetici della Terra, dette ovali aurorali.
Un fenomeno non semplicissimo da spiegare capace però di affascinare persone da tutto il mondo. Ma dove bisogna andare per vedere l’aurora boreale? In quale parte del mondo?
Dove e quando vedere l’aurora boreale?
Finlandia
La scelta, per chi decide di addormentarsi guardando l’aurora boreale, è ampia: sono molte le zone dove in diversi momenti dell’anno questo spettacolo è visibile, uno dei più conosciuti è la Finlandia, in particolare il Lago Inari.
Qui le proposte sono le più varie: si può scegliere di dormire in modo spartano e senza pretese, in un igloo, o di affittare una “suite a bolle” che permette di vedere al calduccio attraverso dei lucernari, a bolle appunto, la meraviglia dell’aurora. Se si teme il grande freddo delle regioni del Nord, questo è il posto giusto: fa freddo anche qui, ma già a fine agosto l’aurora è visibile e le temperature sono ancora accettabili.
In Finlandia le notti diventano sufficientemente scure per osservare le aurore boreali dalla fine di agosto ad aprile. Per poterle ammirare occorre avere un cielo sereno e un pizzico di fortuna. Più a Nord si va, maggiori sono le possibilità di osservarle. In città invece, per la presenza delle luci artificiali, è quasi impossibile. L’orario migliore per vederla va dalle ventuno all’una di notte.
Norvegia
La Norvegia è un’altra delle mete preferite per avvistare l’aurora: non una sola località ma molte all’interno del territorio, perché la cinta dell’aurora boreale tocca la Norvegia del Nord sulle isole Lofoten (sebbene negli ultimi anni sia stata avvistata spesso nel Trøndelag), e segue la costa fino a Capo Nord e oltre.
Per la gente che vive nel Nord della Norvegia, l’aurora boreale è parte della vita, qualcosa di familiare capace di illuminare il cielo notturno in un ambiente dominato solitamente da neve, aspre montagne e porti. In questa zona l’aurora è stata, ed è tuttora, una fonte di ispirazione per l’arte, la mitologia e le leggende. Anche perché, è bene precisarlo, per quanto la si insegua e cerchi, è come se l’aurora boreale decida autonomamente quando farsi ammirare. Nessuno può assicurare se e quando si vedrà, nonostante proprio in Norvegia esista un servizio di previsioni per l’aurora, come quello del meteo.
Islanda
L’Islanda viene spesso scelta perché permette di combinare una visita nella capitale Reykjavik insieme alla ricerca dell’aurora boreale spostandosi solo di pochi chilometri dalla città.
Il luogo preferito per avvistarla è certamente Jökulsárlón, il più grande lago glaciale in Islanda, ai margini del Parco Nazionale di Vatnajökull: il connubio tra cielo e acqua rende le atmosfere ancor più uniche, grazie a riflessi senza uguali. Quest’anno poi sembra sia quello giusto per ammirare lo spettacolo del cielo che cambia colore proprio qui: la concomitanza di diversi fattori fa sì che i periodi che comprendono le ultime due settimane di agosto 2016, gli ultimi 10 giorni di febbraio, i primi 10 e gli ultimi 10 di marzo 2017 appaiano come i più propizi. Quindi meglio prenotare per tempo.
Canada
Per chi desidera cambiare non solo le atmosfere, ma anche continente, il paese dove andare è il Canada. A 400 km dal Circolo Polare Artico, Yellowknife è la cittadina eletta miglior luogo per ammirare l’aurora boreale, questo perché per ben 240 giorni l’anno il cielo è libero da nuvole, condizione necessaria per godersi lo spettacolo.
Se invece oltre al romanticismo si è attratti anche dall’aspetto scientifico del fenomeno, forse la meta ideale è Alberta, provincia sempre del Canada. Qui sorgono le stazioni NASA dove si studia l’aurora ma soprattutto i suoi effetti sulla natura.
Come prepararsi per fotografare l’aurora boreale
Si insegue l’aurora per vivere un’emozione unica ma anche per fotografarla in tutto il suo splendore. Farlo non è semplice, ma nemmeno impossibile, anche per chi non è un fotografo esperto. Qualche consiglio può essere utile.
Batterie di ricambio: al freddo le batterie si scaricano molto più velocemente, quindi occorre averne con sé di ricambio e tenerle al caldo finché non le si usa.
Macchina fotografica: qualsiasi macchina fotografica va bene, ma più moderna è la fotocamera, meno granulose saranno le immagini.
Comando a distanza: per ridurre le vibrazioni può essere utile un comando a distanza, da utilizzare in aggiunta o al posto del timer di scatto.
Treppiede robusto: serve a evitare che la fotocamera si muova sfocando l’immagine. Se il treppiede è instabile, meglio appendere qualcosa di pesante alla colonna centrale.
Obiettivo: quello più adatto è il grandangolare, preferibilmente con una lunghezza focale compresa tra 10 e 24 mm e un’apertura massima di f/2.8 (ma anche di f/3.5 può andare bene). La regolazione della messa a fuoco deve essere manuale.
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