
Il riscaldamento globale potrebbe mettere a dura prova gli Australian Open, uno dei tornei tennistici più importanti al mondo. C’è in gioco la salute degli atleti.
L’Australia sta letteralmente andando a fuoco a causa di temperature sopra la media e superiori ai 40 gradi in molte città. È il global warming.
In Australia le temperature estive stanno toccando punte sempre più difficili da gestire. Le colonnine hanno registrato 40 gradi centrigradi in diverse località. Nella città di Birdsville, nello stato nordorientale del Queensland, sono stati superati addirittura i 47 gradi. È diventato virale il video – riportato dal meteorologo Manuel Mazzoleni di 3Bmeteo.com – di un agente polizia che il 10 febbraio frigge un uovo in pochi secondi sul cofano della sua auto ferma tra le dune del Simpson desert.
A Sydney, invece, il mese di gennaio 2017 è già passato alla storia come il gennaio più caldo dal 1859 confermando una tendenza al riscaldamento del clima australiano. Per due notti consecutive nella città australiana la temperatura non è scesa sotto i 24 gradi. Oltre 40mila persone sono rimaste senza elettricità nei giorni scorsi a causa di numerosi blackout causati a un eccesso della domanda di energia dovuto all’utilizzo senza controllo dei condizionatori. Purtroppo, anche la flora e la fauna australiana non se la passano bene.
Incendi si sono registrati in tutto il paese, mentre 700 pipistrelli giganti (anche noti come volpi volanti per la loro somiglianza alle volpi terrestri) sono morti, letteralmente “cotti”, mentre riposavano in cima agli alberi a causa dell’ondata di calore che ha colpito la regione di Hunter, nello stato del Nuovo Galles del Sud. Anche in questo caso, numerosi video mostrano dozzine di corpi di pipistrelli senza vita a terra o ancora appesi agli alberi.
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L’aumento delle temperature colpirà tutti, ma l’Australia potrebbe essere il paese più colpito e più caldo entro fine secolo.
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