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Ormai le opzioni per ricaricare un’auto elettrica sono molte, da casa con una wall box, in città da una colonnina o in viaggio, sfruttando la carica ad alta velocità. Basta saper scegliere.
Fra le maggiori barriere di acquisto vero l’auto elettrica, lo abbiamo visto molte volte, c’è proprio l’incertezza che regna sulla ricarica. Perché mentre l’infrastruttura energetica europea si sta sempre più differenziando con un’ampia varietà di reti elettriche che offrono diverse possibilità di carica, in Italia l’infrastruttura meno capillare non garantisce sempre viaggi senza ansia da ricarica. Eppure, gli ultimi modelli di auto elettriche hanno fatto parecchi passi avanti sul tema, per esempio offrono i cavi e i caricatori per collegarsi alle prese e alle colonnine di ricarica e un’ampia scelta di wallbox domestiche. L’obiettivo dell’utente è sempre più spesso quello di scegliere le opzioni in funzione di ridurre al minimo i tempi di ricarica. Opel Corsa-e assicura entrambe le possibilità grazie ai potenti caricatori di bordo.
Sempre più spesso le nuove auto elettriche sono equipaggiate di serie con il caricatore monofase di bordo da 7,2 kW o, negli allestimenti più ricchi, di un caricatore trifase da 11 kW. In tutti i casi ormai è quasi sempre possibile utilizzare le stazioni di ricarica veloce, ossia con potenze fino a 100 kW che riducono di molto i tempi di attesa per fare un “pieno” di energia. Poi è l’utente che può scegliere la soluzione migliore, o più adatta alle sue esigenze: usare la presa domestica, una wallbox o la ricarica ad alta velocità presso le colonnine pubbliche sono infatti le casistiche più ricorrenti. Nel primo caso, da casa si può utilizzare il cosiddetto cavo “modo 2” adatto alla presa domestica da 1,8 kW; attenzione solo a non sovraccaricare l’infrastruttura energetica locale.
Quando si è in viaggio, per la ricarica pubblica servono i cavi “modo 3”. Nel caso di Opel Corsa-e, sono lunghi 6 metri e consentono quindi di accedere ai punti di ricarica pubblici anche se non è possibile parcheggiare proprio accanto alle colonnine. Che sosta bisogna prevedere in questi casi? Diciamo che in circa 90 minuti si può aggiungere un’autonomia di circa 100 chilometri, mentre per ricaricare completamente la vettura servono poco più di cinque ore. Chi va di fretta farà bene a cercare le stazioni di ricarica a corrente continua, specie se è in viaggio. Molto diffuse in Europa anche in autostrada – meno in Italia -, grazie alla potenza che può raggiungere i 100 kW consentono a un’auto elettrica di estendere l’autonomia di 100 chilometri in circa dieci minuti o, in circa mezz’ora, ricaricare la batteria fino all’80 per cento.
Colonnine pubbliche, presa di casa e wall box non sono le uniche opzioni da considerare. Ormai è una sfida fra marchi dell’auto a chi offre soluzioni che possano rendere più comoda e rilassante la guida di un’auto elettrica. È il caso del gruppo PSA, di cui fa parte anche Opel che ha lanciato Free2Move, un brand nato proprio per offrire soluzioni dedicate per i veicoli elettrici, a cui si accede mediante app. App dalla quale si possono verificare autonomia e stato di carica della batteria, programmare l’ora di inizio della carica con la wallbox domestica, magari sfruttando le fasce orarie in cui l’elettricità costa meno. Le stesse app possono servire anche per riscaldare o raffreddare l’auto da remoto, un modo per cominciare meglio un viaggio (sfruttando l’energia della rete senza incidere sull’autonomia della batteria). Inoltre, servizi come Free2Move permettono di accedere a oltre 130mila punti di ricarica in Europa, segnalando le opzioni pubbliche migliori in funzione della distanza dal punto di carica, della velocità e del prezzo della ricarica.
Sempre più spesso poi le auto elettriche vengono proposte con veri e propri “trip planner”, ossia sistemi che, sempre via app, permettono di pianificare da casa il viaggio già considerando le stazioni di ricarica lungo il percorso, calcolando il tragitto ottimale. In questo modo non solo si ha la certezza di arrivare a destinazione nei tempi e nei modi previsti, ma si evitano fermate superflue o perdite di tempo per cercare una stazione di ricarica.
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