
“Il meglio dei due mondi”, ossia i vantaggi dell’ibrido plug-in uniti a quelli dell’elettrico, questo è quanto promette Jaecoo 7 Super Hybrid. Con quali esiti? La risposta nella nostra prova.
Opel Grandland X, abbiamo provato il suv tedesco nella versione ibrida plug-in che offre 50 km di autonomia elettrica e la trazione 4×4. Scoprite tutti i dettagli nella nostra video-prova.
Da vedere non è molto diversa dalle analoghe versioni a benzina, o diesel. La differenza, però, guidando si capisce bene. Stiamo parlando della versione ibrida plug-in di Opel Grandland X, quella equipaggiata da motore 1.6 turbo benzina da 200 cavalli e con un cambio automatico a 8 rapporti capace di alleviare lo stress del traffico quotidiano. C’è dell’altro però, anzi, il meglio deve ancora venire. La potenza totale sale infatti a ben 300 cavalli grazie ai due motori elettrici ausiliari che scaricano l’energia uno (quello da 109 cavalli) alle ruote anteriori, l’altro (da 113 cavalli) alle ruote posteriori. Ecco, quasi ci siete. Adesso aggiungete anche la trazione integrale che, soprattutto adesso che arrivano le prime nevicate, può essere di grande aiuto. E, ultimo, la possibilità di scegliere fra quattro modalità di guida (elettrico, ibrido, trazione integrale e sport), con la possibilità di andare in elettrico per circa 50 chilometri, grazie al pacco batterie da 13,2 kWh. Autonomia ricaricabile dalla presa elettrica di casa o da una colonnina, ma anche dal sistema di recupero energia in frenata e decelerazione. Bene, per cominciare questo è tutto quello che dovete sapere su Opel Grandland X 1.6 Hybrid4 Plug-in aut. AWD. Il resto ve lo raccontiamo nella nostra video-prova.
In molti scelgono l’auto in funzione delle dimensioni, oltre che delle abitudini, del luogo di residenza e, naturalmente, sempre più anche rispetto a consumi ed emissioni. Opel Grandland X Hybrid4 è un suv medio-grande, con una lunghezza di circa 4 metri e mezzo (4.477 mm se dovete prendere le misure in garage). Occhio anche alla larghezza che, metro alla mano, con gli specchietti retrovisori aperti supera i 2 metri di poco. Lecito aspettarsi ampi spazi interni. E infatti a bordo c’è spazio per una famiglia numerosa, anche per il cane; a questo proposito comodissima l’apertura elettrica del bagagliaio con un movimento del piede. Due aspetti negativi? A causa del sistema ibrido montato sotto al bagagliaio (mentre la batteria da 13,2 kWh è sotto i sedili posteriori), questa versione del Grandland ibrido plug-in perde una parte discreta di capacità di carico rispetto alle versioni benzina e diesel. Anche il peso sale. Sull’altro piatto della bilancia, però, non ci sono solo i vantaggi in termini di consumi ed emissioni, ma soprattutto ci sono quei 50 chilometri di autonomia elettrica che per molti possono significare un casa-lavoro a emissioni zero, o quasi. E se penate alla ricarica, con la wallbox domestica da 7,4 kW si ricaricano le batterie in meno di due ore, dalla normale presa di corrente domestica invece servono 7 ore, diciamo una notte. Possibile anche l’opzione colonnine pubbliche naturalmente.
Come vi abbiamo anticipato Grandland X Ibrido plug-in, oltre al motore a benzina ha due motori elettrici. Una soluzione scelta da Opel per poter disporre della trazione integrale che offre, insieme all’autonomia elettrica, la non trascurabile possibilità di muoversi nel silenzio – e senza emissioni – su terreni impervi o in zone naturalistiche percorribili anche in auto. Senza entrare troppo nei dettagli meccanici, un primo motore elettrico è integrato nel cambio e si aziona sulle ruote anteriori. L’altro agisce sulle ruote posteriori. Così, quando attivate la trazione Awd (All whell drive) – a patto di avere un’autonomia elettrica sufficiente – potete viaggiare in elettrico e con la sicurezza della trazione 4×4 fino a una velocità di 135 km/h; l’autonomia di 50 chilometri, naturalmente, si riduce anche di molto se sfruttate troppo le prestazioni.
Chi sceglie un’auto ibrida plug-in è perché ha chiaro in mente che si tratta della forma più evoluta dell’elettrificazione, insomma appena un gradino sotto la mobilità completamente elettrica. E spesso la scelta è dettata proprio dal desiderio di avere un’auto elettrica che però non porti con sè i limiti dell’autonomia, o dell’infrastruttura di ricarica. In più, in questo caso, si sommano altri aspetti da valutare. Come la possibilità di scegliere fra diverse opzioni di guida.
E’ chi guida che sceglie e, la differenza, si avverte chiara al volante di Grandland X. Molto interessante anche la modalità eSave che permette di decidere dal display di bordo quanta autonomia elettrica conservare per utilizzarla quando si crede, scegliendo tra Max (tutta la capacità della batteria), 20 o 10 chilometri.
Altre cose che ci hanno colpito (positivamente) su questa versione plug-in hybrid di Opel Grandland X? L’efficienza dei fari a Led, un grande aiuto durante la guida notturna perché aumentano significativamente la sicurezza. In pratica si tratta di fari capaci di riconoscere il tipo di strada, incluse le curve, e di adattare la loro intensità. Per la praticità, oltre alla spazio per i passeggeri, oltre alla già citata comodità del portellone posteriore ad apertura elettrica, c’è una comoda apertura fra i sedili posteriori che permette di trasportare sci e oggetti lunghi in modo sicuro. Chi soffre di mal di schiena apprezzerà i sedili certificati Agr (Aktion gesunder rücken), ente tedesco indipendente formato da specialisti di medicina posturale che ha riconosciuto il comfort e la corretta conformazione; in effetti sono comodi anche dopo molte ore di viaggio. Infine, notevoli le prestazioni (oltre i 230 km/h la velocità) e buoni i consumi che, a patto di non farsi prendere troppo la mano, si attestano attorno ai 15 km/l.
Opel Grandland X offre diversi livelli di allestimento (appena aggiornati) con dotazioni già molto complete a partire dalla versione di “base” Business. Diciamo che nella lunga lista di dotazioni, vi suggeriamo quelle che per noi non dovrebbero mai mancare, perché migliorano la sicurezza, il comfort o la connettività, tutti aspetti da preferire quando si sceglie un’auto nuova. Partiamo dai sistemi per la sicurezza, i cosiddetti Adas: dall’abbandono della corsia (Lane departure warning), al riconoscimento dei limiti di velocità, fino al controllo automatico della velocità di crociera, sono sempre presenti su tutte le versioni. Comoda la retrocamera con assistenza al parcheggio. In aggiunta i sensori di parcheggio anteriori e posteriori sono molto comodi per chi guida spesso in città dove, viste le dimensioni (e la visibilità posteriore non ottimale), un aiutino in più fa sempre comodo. Sempre in città, per i pigri c’è la possibilità di avere un sistema automatico di assistenza al parcheggio. Bene anche le versioni che includono i servizi Opel connect con l’utile e-call, in pratica una chiamata di emergenza che vi mette in contatto con un operatore dedicato.
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