Bonus mobilità, i piani ambiziosi di Francia e Germania

Mentre in Italia si continua a discutere di bonus mobilità, la Francia ha già stanziato 8 miliardi di euro. E la Germania poco meno di 14.

Il decreto legge Rilancio potrebbe prevedere incentivi per l’acquisto di auto con motori Euro 6. A spiegarlo è l’agenzia Ansa, che parla di possibile accordo in commissione Bilancio alla Camera. La questione è stata infatti oggetto di un braccio di ferro tra il Movimento 5 Stelle e il resto della maggioranza, con il primo che avrebbe concordato un incremento dei bonus mobilità già previsti per le auto ibride ed elettriche.

In Francia 7mila euro di bonus mobilità per chi compra un mezzo elettrico

In attesa di conoscere le decisioni definitive dell’Italia, all’estero alcuni paesi si sono già mossi. È il caso ad esempio della Francia, il cui presidente Emmanuel Macron ha dichiarato di voler “fare del nostro paese il primo produttore di veicoli puliti d’Europa”. In concreto, l’idea è di fabbricare almeno un milione di mezzi tra elettrici, ibridi e ibridi ricaricabili di qui al 2025.

A tale scopo (e non solo) saranno investiti 8 miliardi di euro. Sono infatti previsti incentivi pari a 7mila euro per chi vorrà acquistare un’auto elettrica e a 2mila euro per chi opterà per un’ibrida. A ciò si aggiungeranno ulteriori aiuti, nonché lo sviluppo della rete di stazioni di ricarica per le batterie: l’obiettivo è di arrivare a 100mila paline entro il prossimo anno.

auto elettrica più sostenibile ed efficiente dell'auto a benzina
Il motore elettrico garantisce un’efficienza molto maggiore rispetto a quello a benzina © Volkswagen

Altro elemento che indica la volontà di avviare un cambiamento profondo nell’industria automobilistica transalpina è legato alla decisione di Renault di aderire al programma europeo Eba (European battery alliance, del quale fa già parte il gruppo Psa). Esso punta a sviluppare una filiera nel settore delle batterie, al fine di non dipendere più dalle produzioni asiatiche. Ad oggi, infatti, più dell’80 per cento di quelle utilizzate dalle vetture elettriche di produzione europea vengono da Corea del Sud (Lg e Samsung), Cina (Catl) e Giappone (Panasonic).

In Germania sostegno a elettrico e idrogeno. Cala l’Iva (ma anche per le auto inquinanti)

Anche la prima economia europea, quella tedesca, ha deciso di introdurre bonus per l’acquisto di veicoli puliti. Il governo di Berlino ha disposto, in particolare, che per le auto elettriche vengano raddoppiati gli aiuti: 3 a 6mila euro. Al contempo, fino al 31 dicembre dell’anno in corso è stato disposto un calo temporaneo dell’Iva, che passerà dal 19 al 16 per cento. Quest’ultima misura sarà estesa però anche alle auto dotate di motori termici (a differenza degli incentivi, che saranno riservati invece alle elettriche).

Complessivamente, per gli incentivi e per lo sviluppo delle infrastrutture sono stati previsti in Germania non meno di 6,7 miliardi di euro. A questi, ne verranno aggiunti altri 7 che saranno però dedicati allo sviluppo dei mezzi di trasporto a idrogeno.

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