![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
La riduzione delle emissioni inquinanti è un obiettivo imprescindibile per i costruttori tanto d’automobili quanto d’autocarri. Il trasporto delle merci è però uno dei settori nei quali l’innovazione tecnologica avanza con maggiore lentezza, dal momento che la propulsione ibrida versa in fase sperimentale e le proposte in materia di mobilità elettrica si contano sulle dita
La riduzione delle emissioni inquinanti è un obiettivo imprescindibile per i costruttori tanto d’automobili quanto d’autocarri. Il trasporto delle merci è però uno dei settori nei quali l’innovazione tecnologica avanza con maggiore lentezza, dal momento che la propulsione ibrida versa in fase sperimentale e le proposte in materia di mobilità elettrica si contano sulle dita di una mano. Se, infatti, la piccola distribuzione, specie all’interno dei centri urbani, inizia ad affidarsi alle motorizzazioni a batteria, non altrettanto si può dire per i grandi camion, mossi da propulsori per lo più tradizionali le cui principali concessioni all’ecologia consistono nell’alimentazione mediante oli vegetali idrogenati (HVO) o biodiesel. Ora, però, grazie all’impulso del colosso americano della distribuzione Walmart, anche i mezzi pesanti potrebbero conoscere una svolta decisiva in chiave sostenibile.
Si chiama Wave concept ed è la motrice del futuro. Sviluppato dal gigante della vendita al dettaglio Walmart, interessato ad accelerare il progresso tecnologico degli autoarticolati, spina dorsale del business della distribuzione, il prototipo americano è equipaggiato con una piattaforma ibrida che abbina un motore elettrico a una microturbina con funzione di generatore. Turbina, nel dettaglio, alimentabile mediante gasolio, gas naturale o biodiesel, così da garantire la massima flessibilità e sostenibilità. Una soluzione tecnica che richiama alla mente il progetto della start-up cinese Techrules, basato anch’esso sull’interazione tra un propulsore a ridotte emissioni e un motore da aereo, sebbene con applicazioni circoscritte al trasporto delle persone.
Il Wave Concept – acronimo di Walmart Advanced Vehicle Experience – si affida pertanto a un sistema ibrido, o meglio elettrico ad autonomia estesa con il motore termico, come accennato, deputato esclusivamente alla rigenerazione delle batterie e forte di una micro turbina di derivazione aerospaziale che muove il generatore destinato alla ricarica delle celle che alimentano i propulsori elettrici. L’innovativo powertrain viene collocato sotto alla cabina, mentre all’obiettivo della riduzione dei consumi – e pertanto delle emissioni inquinanti – concorrono anche la conformazione aerodinamica della motrice, caratterizzata da una resistenza aerodinamica inferiore del 20 per cento rispetto ai camion tradizionali, e l’ampio ricorso alla fibra di carbonio, così da contenere il peso del mezzo. Nello specifico, i pannelli del rimorchio raggiungono una lunghezza massima di 16 metri, un record, e consentono di alleggerire il veicolo di oltre 1.800 kg rispetto allo standard.
La leggerezza gioca a favore sia della riduzione del fabbisogno di carburante sia della capacità di carico, dato che contenendo il peso del mezzo diminuisce la tara e aumenta la portata utile. Il guidatore siede in posizione centrale e può riposare su di un divanetto estensibile, mentre le principali informazioni e funzioni sono gestibili mediante un doppio display touchscreen. Il Wave Concept è per ora uno studio di design e tecnologia, in attesa che un costruttore specializzato affianchi Walmart in vista dell’industrializzazione del progetto. Se venisse sviluppato al punto da entrare in produzione, il camion ibrido, o meglio elettrico ad autonomia estesa, permetterebbe di contenere esponenzialmente le emissioni nocive legate al trasporto delle merci su gomma. Un obiettivo che, volente o nolente, la grande distribuzione statunitense dovrà presto affrontare, dato che l’amministrazione Obama ha fatto esplicita richiesta all’Epa (l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente) affinché definisca nuovi parametri restrittivi sui consumi dei mezzi pesanti, destinati a entrare in vigore dal 2019.
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