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Tra le numerose abilità che hanno, i cani sono in grado di scovare i tumori con l’olfatto, con maggiore accuratezza delle analisi mediche.
Il rapporto tra uomini e cani si è intrecciato migliaia di anni fa e da allora le due specie non si sono più lasciate. La vicinanza con un cane comporta una grande varietà di benefici per il nostro corpo e la nostra mente, ad esempio aiuta a combattere solitudine e depressione, riduce il rischio di attacchi cardiaci e dimezza la possibilità dell’insorgere di allergie, fa bene al sistema immunitario e al cuore e aiuta i bambini ad essere più sensibili e compassionevoli. I cani però non si “limitano” ad arricchirci la vita, possono letteralmente salvarcela. Questi animali sono infatti in grado di individuare la presenza di tumori grazie al loro olfatto straordinario.
È una scoperta relativamente recente e non esistono ancora studi dettagliati, è però ormai chiaro che i cani sono in grado di percepire la presenza di neoplasie con l’olfatto. In particolare i cani sarebbero capaci di avvertire il peculiare odore rilasciato dalle cellule tumorali.
La precisione con cui i cani individuano diversi tipi di tumore è impressionante ed è ampiamente superiore al 90 per cento, rendendoli spesso più affidabili della maggior parte dei macchinari attualmente presenti negli ospedali.
Liù è una femmina di pastore tedesco dell’Esercito italiano da poco salita all’onore delle cronache per il suo talento nell’individuare l’insorgere del cancro quando la malattia non si è ancora sviluppata. Liù lavora nel reparto di urologia dell’ospedale Humanitas di Castellanza, in provincia di Varese, da cinque anni ed è specializzata nell’individuare i tumori alla prostata. Fiutando i campioni di urine dei pazienti il cane percepisce la presenza del tumore e il 98 per cento delle diagnosi effettuate da Liù si è rivelato corretto. Secondo i medici dell’ospedale lombardo, il naso di Liù avrebbe dimostrato che il tumore ha una molecola particolare che l’olfatto del cane può individuare. L’obiettivo ora è quello di scovare questa molecola e di riuscire a isolarla, al fine di anticipare sempre più le diagnosi e concentrarsi sulla prevenzione.
Le abilità mediche dei cani non sono comunque una novità, questi animali vengono infatti impiegati da tempo per assistere diabetici ed epilettici. Quell’incredibile calcolatore di informazioni olfattive che è il naso del cane è infatti capace anche di percepire l’ipoglicemia e le crisi epilettiche prima che si manifestino. Ormai ampiamente diffusi negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i diabete alert dogs (DADs) sono addestrati per allertarsi quando fiutano l’odore dell’ipoglicemia e a portare al proprietario il kit d’emergenza.
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