Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Scoperta carne radioattiva, renderlo noto è stato lo stesso ministro giapponese per la Sicurezza alimentare dei consumatori, Goshi Hosono. In una conferenza stampa ha sostenuto: “Se mangiassimo carne (radioattiva, ndr) tutti i giorni, questo probabilmente sarebbe rischioso per la salute, ma se consumata solo in piccole quantità, non dovrebbe avere effetti a lungo termine sul
Scoperta carne radioattiva, renderlo noto è stato lo stesso ministro giapponese per
la Sicurezza alimentare dei consumatori, Goshi Hosono. In una
conferenza stampa ha sostenuto: “Se mangiassimo carne (radioattiva,
ndr) tutti i giorni, questo probabilmente sarebbe rischioso per la
salute, ma se consumata solo in piccole quantità, non
dovrebbe avere effetti a lungo termine sul corpo umano”.
La scoperta è stata fatta dall’Ufficio per la salute di
Tokyo analizzando la fattoria dalla quale proveniva la carne. Il
cesio radioattivo trovato nei mangimi, come ad esempio il fieno,
dei bovini era fino a 57 volte superiori al limite
di sicurezza previsto dalle autorità giapponesi. Nella carne
di manzo il livello di cesio era fino a sei volte superiore.
Anche Yutaka Kashimura, il prefetto della città di
Fukushima, ha dichiarato alla
CNN che il contadino della fattoria di Minami Soma
potrebbe aver dato ai bovini fieno entrato in contatto con il
terreno contente alti livelli di radioattività.
Aggiornamento del 19 luglio 2011: Il
governo giapponese ha vietato la vendita di carne
proveniente dalla prefettura di Fukushima. Secondo quanto emerso
negli ultimi giorni, circa 650 animali sono stati nutriti con fieno
contaminato e la carne venduta in tutto il Giappone. “La prefettura
di Fukushima ha già predisposto un divieto di spedizione su
base volontaria – ha detto il capo di gabinetto Yukio Edano – Ma
stiamo finalizzando gli ultimi dettagli di un bando ufficiale che
emanerebbe dal governo e dal quartier generale delle operazioni di
decontaminazione”.
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