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Crescono più velocemente e assorbono più CO2. Gli alberi del parco più famoso del mondo nascondono un segreto incredibile: lo ha scoperto a New York un gruppo di ricercatori.
Non solo è il polmone verde di Manhattan, ma è un simbolo conosciuto in tutto il mondo, la cornice di innumerevoli film e una delle tappe immancabili di ogni viaggio a New York. Con i suoi magnifici colori autunnali, il lago ghiacciato che si riempie di pattinatori durante l’inverno e l’esplosione di verde che si fa largo tra i grattacieli nella bella stagione, Central Park è avvolto da un alone di magia. E ora anche i ricercatori lo dimostrano: questo parco ha davvero qualcosa di magico.
“Nel cuore verde di Manhattan gli alberi piantati dall’uomo crescerebbero ben otto volte più velocemente dei loro parenti più stretti piantati nelle campagne circostanti”, riporta il sito di meteorologia 3Bmeteo.com. Lo ha scoperto il team di ricercatori guidato dalla Columbia University di New York, che nella primavera del 2007 e in quella del 2008 ha interrato piantine di quercia rossa in quattro diverse località: a Central Park, in due aree boschive nella valle dell’Hudson e sui monti Catskill a circa 160 chilometri a nord di Manhattan. Già alla fine dell’estate gli alberi piantati in città hanno sviluppato una biomassa otto volte maggiore rispetto agli altri, derivante soprattutto dalla straordinaria crescita del fogliame che ha determinato un’area adibita alla fotosintesi dieci volte più ampia.
Da una parte questo dipende dal quantitativo di azoto presente nell’aria, che funge da fertilizzante: in città è più elevato a causa dell’inquinamento. Come spiega Carlo Migliore di 3Bmeteo.com, però, la ragione principale della crescita delle piante sarebbe il “calore urbano sviluppato negli ambienti di città che, rispetto alle aree disabitate, svilupperebbero un quantitativo di calore maggiore trattenendo i raggi del sole nel cemento e nella pavimentazione stradale”. A Manhattan, la temperatura notturna è fino a 8 gradi più alta che nelle zone rurali circostanti.
Quanto scoperto dai ricercatori è utile per capire come gli organismi si adattano a temperature più calde, quindi anche al riscaldamento globale. Le foreste dell’area di New York si stanno già evolvendo, con le specie del nord che lasciano spazio a quelle del sud. Qualcosa di positivo c’è: avendo più foglie, gli alberi cittadini sono in grado di assorbire più anidride carbonica. A New York ci sono alti livelli di inquinamento, ma 5,2 milioni di alberi che lavorano incessantemente per restituire ossigeno alla città.
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