
La struttura attorno alla centrale nucleare di Chernobyl dovrebbe garantire la tenuta per un secolo. Ma la bonifica resta ancora un miraggio.
A fuoco – attorno alla ex centrale di Chernobyl – oltre 100 ettari di bosco. “Radioattività 16 volte superiore alla norma”.
Un incendio boschivo è divampato nei pressi della ex centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. Il rogo è situato nella “zona rossa”, ancora oggi contaminata dalle radiazioni dopo la catastrofe nucleare del 26 aprile 1986, quando il reattore numero 4 della centrale esplose a seguito di un errore nell’esecuzione di un test di routine.
Ukraine Says Fire Extinguished Near Contaminated Site Of Chernobyl Nuclear Disaster https://t.co/wyHl3YTsGK pic.twitter.com/Hw45bPsnuo
— Ukraine News (@UaNews_online) April 5, 2020
A distanza di 34 anni dall’incidente, la radioattività sprigionata continua dunque a rappresentare una minaccia. Le fiamme nei boschi che circondano l’area, ormai quasi del tutto disabitata, starebbero infatti sprigionando nubi radioattive, secondo quanto affermato da fonti citate dalla stampa internazionale.
In particolare, Yegor Firsov, responsabile del servizio locale di controllo ecologico, ha pubblicato su Facebook un video nel quale mostra un contatore Geiger per la misurazione del tasso di radioattività: “Abbiamo – ha scritto – cattive notizie: il valore è superiore al normale nel cuore dell’incendio”. Il dato indicato dal contatore è infatti 16 volte al di là della norma.
Si tratta di una notizia che, se confermata, smentirebbe le affermazioni rassicuranti delle autorità russe, che avevano spiegato di non aver riscontrato un aumento della radioattività nell’area attorno a Chernobyl. Al contrario, si erano limitate a spiegare di aver riscontrato difficoltà nel domare l’incendio, garantendo che i centri abitati limitrofi non erano in pericolo.
Nonostante l’impiego di due aerei, un elicottero e un centinaio di pompieri, il rogo ha già distrutto più di cento ettari di foresta, in una porzione di territorio situata proprio attorno alla centrale, a circa cento chilometri dalla capitale dell’Ucraina, Kiev.
La centrale di Chernobyl ha continuato a funzionare anche dopo l’incidente del 1986. I tre reattori superstiti, infatti, hanno prodotto energia fino al 2000, quando è stata ordinata la chiusura definitiva di tutte le attività industriali nel sito nucleare.
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