Una startup innovativa mette satelliti e AI al servizio degli agricoltori in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici, ma anche di governi e imprese.
Cobat studia una tecnologia per riciclare le batterie al litio
È stato presentato a Roma il rapporto 2015 di Cobat (Consorzio nazionale raccolta e riciclo) sui dati di raccolta e le attività del Consorzio relative allo scorso anno. 146 mila tonnellate di rifiuti tecnologici raccolti, grazie ad una capillare rete che va da Nord a Sud distribuita su 90 punti autorizzati e 27 impianti di
È stato presentato a Roma il rapporto 2015 di Cobat (Consorzio nazionale raccolta e riciclo) sui dati di raccolta e le attività del Consorzio relative allo scorso anno. 146 mila tonnellate di rifiuti tecnologici raccolti, grazie ad una capillare rete che va da Nord a Sud distribuita su 90 punti autorizzati e 27 impianti di trattamento.
I risultati del report di Cobat
Il Consorzio mantiene la propria leadership per quanto riguarda la raccolta di pile e accumulatori, con un 53 per cento dell’immesso al consumo nel settore degli accumulatori industriali e per veicoli raccolti, dato che corrisponde a più di 126 mila tonnellate di rifiuti raccolti. Per quanto riguarda le pile e gli accumulatori portatili la raccolta si conferma al 29 per cento (1.150 tonnellate).
“Risultati ottimi ma gli obiettivi che ci prefiggiamo sono ben più ambiziosi”, ha commentato Giancarlo Morandi, presidente di Cobat. “Siamo in prima fila per trovare una perfetta sintesi tra economia circolare e mobilità sostenibile, raccogliendo e riciclando tutte le componenti delle auto del futuro, quelle ibride e soprattutto elettriche, stando al passo con le innovative batterie che le alimentano”.
Cobat punta su ricerca e sviluppo
Con l’aumento dei dispositivi elettronici e soprattutto di auto elettriche e dispositivi per l’accumulo di energia (il cosiddetto energy storage), sarà necessario sviluppare tecnologie in grado di riciclare i componenti, in particolare le batterie al litio. È ciò a cui sta lavorando il Consorzio che di concreto, con il Cnr e il Cnriccom (Istituto di chimica dei composti organometallici) di Firenze, collabora per individuare una tecnologia efficace, efficiente e sostenibile per il riciclo e il trattamento delle batterie.
L’obiettivo è di arrivare a definire i processi che consentano il primo trattamento degli accumulatori esausti al litio in sicurezza e la separazione delle diverse componenti, sia nelle fasi di trattamento delle stesse con lo scopo di riottenere materia prima seconda riutilizzabile, in un’ottica di economia circolare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Decarbonizzare il settore del trasporto marittimo è uno degli ultimi obiettivi di Michelin, con tante innovazioni che vanno oltre il mondo dei pneumatici.
GreenApes trasforma le azioni sostenibili in sostegno economico a progetti ambientali e sociali, con premi per il proprio impatto positivo
Il turismo sostenibile può sembrare un ideale astratto, ma metterlo in pratica diventa molto più facile grazie a queste cinque startup.
A causa dei consumi energetici legati alle AI, Google ci ripensa e abbandona l’obiettivo di diventare carbon neutral.
Entro il 2050 la produzione di cacao potrebbe essere a rischio. La startup Foreverland propone un’alternativa sostenibile e vegana, a base di carrube: si chiama Freecao.
Negli ultimi cinque anni le emissioni di Google sono aumentate di quasi il 50 per cento a causa delle intelligenze artificiali.
Per l’estate Empethy ha attivato la sfida per diffondere la cultura delle adozioni responsabili anche nelle aziende. Vediamo come funziona.
Il settore vitivinicolo italiano gode di ottima salute ed è quindi un comparto nel quale fioriscono le startup: Wine in Action le aiuta a crescere.