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Il cocker spaniel è fra le razze canine più popolari e famose. Nato per la caccia, si è riciclato agevolmente come cane da compagnia metropolitano.
Il cocker spaniel inglese è uno fra i migliori cani da caccia. Attivo, resistente, fedele ed estremamente agile nei movimenti, è stato per secoli il compagno di cacciatori e contadini inglesi. La sua adattabilità ne ha fatto, negli anni, un perfetto compagno metropolitano, anche se la nostalgia di paludi e acquitrini si fa spesso sentire nel cocker e il suo corredo genetico non va mai dimenticato al momento della scelta come compagno di vita. L’aristocratico spaniel esiste in varie tonalità di colore: dal fulvo amatissimo in Italia, al nero totale molto diffuso in Gran Bretagna (era nero Wolf, il cane di Kate e William d’Inghilterra morto a nove anni, e il cordoglio sui social per gli affranti reali è stato grande), fino alle versioni multicolori e bicolori.
Il cocker spaniel inglese (ne esiste anche una variante americana con diverse caratteristiche morfologiche) trova le sue origini nei cani di razza spaniel molto amati dalla dinastia degli Stuart inglesi e importati dalla Francia e dall’Italia. Il duca di Malborough, uno dei più famosi amanti di questi cani, effettuò esperimenti con vari allevamenti e realizzò degli incroci tra gli spaniel di re Carlo Stuart e i suoi soggetti di razza Blenheim (veniva così chiamata la varietà bianco/arancio). Nei secoli gli spaniel si differenziarono. Alcuni avevano il muso più corto ed erano adibiti alla compagnia di dame e aristocratici (i moderni Cavalier King Charles Spaniel).
Altri, con il muso più lungo e la corporatura più robusta, continuarono il loro mestiere di cacciatori e cani da riporto. È da questi ultimi soggetti che trae origine il moderno cocker spaniel inglese. La razza è stata riconosciuta subito dopo la fondazione del Kennel club nel 1873. In origine i cocker erano ancora conosciuti con il nome di “cocking spaniel” per la loro innata capacità di far alzare in volo le beccacce (dal verbo inglese “to cock”, stanare la selvaggina, e “woodcock”, beccaccia).
Si tratta di un cane docile ed estremamente sensibile. Come tutte le razze da caccia ha un innato istinto sociale, per cui è adatto a vivere in famiglia e con altri animali. È vivace e cerca coccole e carezze sia dal padrone che dagli estranei. Il cocker viene spesso definito testardo, ma è tuttavia addestrabile e intelligente. “Si addice a persone dinamiche, che amano passare molto tempo all’aria aperta, e che hanno del tempo da dedicare ad attività in natura. Il cocker spaniel ha bisogno di perlustrare, esplorare, muoversi molto e vuole farlo con voi. Seguitelo nelle sue ricerche, osservate cosa sente con il suo naso, fatevi trasportare nel suo mondo! Ama sentirsi parte della propria famiglia, condividere la casa e il divano, e ha un’alta motivazione ‘affiliativa’, comunicativa e collaborativa, che deriva da ciò per cui è stato selezionato”, sottolinea Alina Gargiulo, educatore e addestratrice cinofila.
Di carattere allegro, con la coda che scodinzola costantemente e il suo tipico movimento agitato, il cocker è un cane gentile e affettuoso, ma pieno di vita e di esuberanza. È anche determinato e coraggioso e si distingue per la sua caratteristica di “avvisatore”. Sente, cioè, rumori e suoni in anticipo e avvisa la famiglia – cani da guardia compresi – con il suo sonoro abbaiare, anticipando pericoli ed estranei in arrivo.
“Preferisce interagire con i propri simili piuttosto che con persone che non conosce bene, ma accetta senza problemi i gatti o altri piccoli animali di famiglia se introdotti con pazienza nella casa in cui abita. Non è un cane adatto a persone che passano la maggior parte del tempo fuori casa lasciandolo a in appartamento o in giardino da solo e che hanno intenzione di dedicargli solo brevi passeggiate igieniche al guinzaglio. In questo caso rischiamo di scoprirne il suo lato peggiore e di ritrovarci un cane possessivo e, in alcuni casi, mordace”, aggiunge Gargiulo. Nel 2018 sono stati registrati all’Enci 2.345 soggetti. Come per tutte le razze molto diffuse e acquistate, è importante rivolgersi ad allevatori che svolgono un’accurata selezione dal punto di vista morfologico e comportamentale per scegliere cani equilibrati e sani.
Il cocker spaniel è longevo – raggiunge facilmente i 14/15 anni – e resistente. “Sia per le sue caratteristiche comportamentali sia per la sua taglia ridotta (12 kg x 40 cm al garrese circa), si adatta bene alla vita metropolitana. Da anni, infatti, vive nelle nostre case in città senza problemi di sorta”, specifica l’esperta.
La razza è soggetta a malattie genetiche che possono pregiudicarne salute e benessere. Tra queste la Nefropatia Familiare (Fn), l’Atrofia progressiva della retina (Pra) e la displasia dell’anca. L’atrofia progressiva della retina (Pra) è una displasia dei fotorecettori della retina (coni e bastoncelli) a supposta base autosomica recessiva. Questa malattia comporta una diminuzione progressiva della capacità visiva in seguito a una completa degenerazione dei coni e dei bastoncelli: l’esito è rappresentato dalla cecità. Anche per la Pra è disponibile un test genetico per identificare soggetti sani, malati o portatori sani.
La displasia dell’anca è la principale patologia dell’articolazione coxo-femorale presente in tutte le razze canine ed è la causa più frequente di osteoartrite a carico di tale articolazione. La sordità congenita è un ulteriore problema per il cocker spaniel. Il 6,3 per cento dei cani di questa razza è sordo, secondo un recente studio effettuato alla Louisiana state university negli Stati Uniti. Per il suo benessere quotidiano occhio al pelo che, lungo e sericeo, può spesso aggrovigliarsi e formare nodi. La toelettatura è importante: pettine e spazzola non sono da dimenticare almeno una volta a settimana. Da ultimo, attenzione all’alimentazione. Il cocker, nato per condurre una vita attiva, spesso in città tende a ingrassare. Passeggiate e vita all’aria aperta saranno, allora, basilari per mantenere la forma fisica di questo aristocratico cane inglese.
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