Colonnine di ricarica per le auto elettriche, Firenze al primo posto in Italia

Nel rapporto colonnine ogni mille abitanti, il capoluogo toscano (1,36) supera Roma e Milano. Dal Pnrr un supporto per adeguare le infrastrutture italiane.

Sulle colonnine per le auto elettriche Firenze conquista il primo gradino del podio. Con un rapporto di 1,36 punti di ricarica ogni mille abitanti, il capoluogo toscano supera Roma, Milano e Torino in questa speciale classifica. L’Italia è ancora indietro rispetto alle principali realtà europee, ma qualcosa si muove: secondo i dati di Motus-E – l’associazione che rappresenta le aziende che operano nel settore della mobilità elettrica – alla fine dello scorso anno erano attivi 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture (installate su suolo pubblico o privato ad uso pubblico) tra stazioni e colonnine.

auto diesel
Quello dei trasporti è il settore con la maggiore fonte di emissioni di carbonio in Europa, contribuendo per il 27 per cento alle emissioni totali dell’Unione. Di queste il 45 per cento è rappresentato dalle automobili © Ingimage

A Firenze emissioni di CO2 ridotte del 40 per cento in 17 anni

Il 2022 sarà un anno importante per il pieno sviluppo delle auto elettriche, tra obiettivi europei sempre più sfidanti, prezzi di listino destinati gradualmente a scendere e una quota mercato sempre più significativa conquistata dai mezzi a basse emissioni. Ma il tema di una capillare diffusione delle infrastrutture di ricarica resta centrale. Sul territorio di Firenze, ad esempio, si contano 522 punti di ricarica, 410 dei quali realizzati dall’amministrazione comunale.

“Questo importante risultato – commenta il sindaco Dario Nardella – è il frutto di un impegno iniziato molti anni fa, che ci porterà ad aumentare i punti di ricarica per offrire una rete sempre più capillare. La nostra città è molto attenta alla sostenibilità ambientale e alla mobilità green e i dati sulla riduzione delle emissioni di CO2, meno 40 per cento dal 2005 ad oggi, e sull’elevato numero di colonnine installate, lo dimostrano”. Entro la fine di quest’anno, l’obiettivo è arrivare a circa 800 punti di ricarica, tutti realizzati da Palazzo Vecchio.

Colonnine di ricarica, come si stanno muovendo Roma e Milano

Con 1.673 punti di ricarica tra pubblici e privati, Roma (0,63 ogni mille abitanti) si colloca al secondo posto in classifica. E punta, nel 2022, ad attivarne altri 700 anche attraverso uno snellimento delle procedure autorizzative. Come spiegato dall’assessore alla mobilità del Comune, Eugenio Patanè, “vogliamo estendere da subito il numero di ambiti di piano per ampliare l’offerta nelle aree esterne e modificare il regolamento in modo che l’approvazione dei lotti in Conferenza di Servizi valga come autorizzazione alla apertura degli scavi risparmiando molto tempo, perché attualmente passa circa un anno dalla proposta alla attivazione”.

Auto Elettrica
In Italia, la situazione delle colonnine di ricarica è migliore di quanto si possa pensare © IngImage

Nel 2021 a Milano, l’amministrazione comunale ha invece installato 143 colonnine, con 286 punti di ricarica; a questi dati si aggiungono 314 punti di ricarica dedicati ai quadricicli. Sono 81 le colonnine per autoveicoli autorizzate nel 2021, che saranno attivate quest’anno: una crescita importante se si pensa che nel 2019 le colonnine erano solo 29 e i punti di ricarica 58.

Se si considerano anche gli investimenti privati, i posti di ricarica arrivano a 717, con un rapporto punti per mille abitanti di 0,51. “Per il 2022 – evidenzia l’assessore alla mobilità Arianna Censi – la previsione è di realizzare più punti di ricarica possibili. Noi speriamo che sempre più persone si doteranno di una macchina full electric o ibrida. La mia sensazione è che il livello di competizione tra le case di produzione e il livello di richiesta, produrranno una diminuzione dei costi”.

Enrico Giovannini
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini © Filippo Alfero/Getty Images

Pnrr, pronti 741 milioni per realizzare 20mila colonnine entro il 2026

In questo quadro in (lenta) evoluzione si inseriscono le risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che potrebbero imprimere un’importante accelerata. Come evidenziato recentemente dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, “non ha molto senso incentivare le auto elettriche se non ci sono punti di ricarica: per questo nel Pnrr c’è un fortissimo investimento proprio sulle colonnine, in particolare nelle città”.

Si parla di investimenti pari a 741,3 milioni di euro, con l’obiettivo di realizzare entro il 2026 oltre 20mila punti di ricarica rapida in superstrade e nei centri urbani. Le infrastrutture, d’altronde, sono necessarie per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica: se l’Italia vuole centrare l’obiettivo europeo che prevede 6 milioni di veicoli elettrici circolanti entro il 2030, dovranno essere installati almeno 31mila punti di ricarica rapida su tutto il territorio nazionale.

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