Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Lo Stato Islamico si sovvenziona soprattutto con le vendite in nero del petrolio del Medio Oriente. Ora sta per prendere il controllo del quello della Libia. Ancora una volta è il petrolio che rischia di mettere in moto guerre e incrinare la pace nel mondo. Oltre alle tensioni politiche, al terrorismo, e alla diffusione delle armi, il petrolio è
Lo Stato Islamico si sovvenziona soprattutto con le vendite in nero del petrolio del Medio Oriente. Ora sta per prendere il controllo del quello della Libia. Ancora una volta è il petrolio che rischia di mettere in moto guerre e incrinare la pace nel mondo. Oltre alle tensioni politiche, al terrorismo, e alla diffusione delle armi, il petrolio è anche causa dell’aumento delle emissioni di CO2 in atmosfera, dell’inquinamento, di disastri ambientali come la marea nera nel golfo del Messico. Per questo vi chiediamo come possiamo indebolire e sconfiggere i conflitti guidati dal petrolio?
Abbiamo un obiettivo comune: creare un mondo sano, giusto e sostenibile. Dal 2000 ci abbiamo messo tutto l’impegno possibile, siamo diventati una voce importante e il desiderio ora è condividere ancora di più le scelte e le azioni. C’è bisogno di unirsi tutti per decidere insieme e agire.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Sono passati 10 anni da quando l’Onu ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, inizia il countdown: ASviS fa il punto della situazione.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.