Un cane longevo non è più un’utopia, ma l’obiettivo di veterinari e allevatori con uno scopo specifico: il benessere della specie.
Con la primavera il cane perde il pelo
Con l’arrivo della stagione calda i nostri amici a quattro zampe iniziano a perdere pelo. Segreti e consigli per una muta in tutto benessere.
Per prima cosa un cenno di anatomia. I peli sono degli annessi dell’epidermide e presentano un ciclo di crescita caratteristico. Nel cane i peli non sono disposti in maniera isolata ed esistono spesso diversi peli nati dallo stesso follicolo pilifero. In realtà esistono diverse specie di peli e il tipo de pelame dipende precisamente dalla loro combinazione. La densità del pelame non e uniforme su tutto il corpo. Il pelo è folto sul dorso mentre è molto più rado sullo sterno, sul ventre, sul lato interno delle cosce e intorno alle orecchie. Quando esiste un’anomalia nella crescita dei peli, queste zone meno fornite sono le prime a presentare i sintomi dell’infezione.
Spiega la dottoressa Cinzia Cortelezzi, medico veterinario di Milano: “La muta è un fenomeno fisiologico che, in condizioni naturali, si manifesta due volte all’anno. La muta è strettamente legata alla crescita dei pelo e all’arresto del suo sviluppo, due fasi i cui fattori determinanti non sono completamente conosciuti, ma nei quali la durata delle ore di luce sembra avere un ruolo essenziale. Nel cane vi sono due periodi di crescita del pelo: uno in primavera e uno in autunno”.
Due mute l’anno
Il periodo della muta di primavera termina con la formazione di un pelame corto e poco folto: il mantello estivo. Il periodo della muta d’autunno permette la crescita del mantello invernale, più spesso e più lungo. Certi cani perdono il pelo lentamente, per un periodo esteso, mentre per altri questa fase è limitata a qualche settimana. Nel primo caso, si ha l’impressione che il cane perda il pelo quasi in continuazione, mentre nel secondo caso i peli cadono a interi ciuffi. D’altra parte, in un cane le mute non avvengono sempre allo stesso modo per tutta la vita e le condizioni in cui vive hanno una grande influenza sull’evoluzione di questo fenomeno fisiologico. Quindi un cane che vive in appartamento, con il riscaldamento invernale, presenta periodi di muta differenti e più prolungati. Cosa fare durante questi periodi? Frequenti spazzolate sono all’ordine del giorno, ma ci sono anche alcuni toelettatori che preferiscono sostituire alla spazzola giornaliera un bel bagno settimanale rinfrescante, soprattutto se la stagione lo permette. Come scegliere la spazzola? Innanzitutto è importante osservare se il nostro cane ha pelo lungo, medio, riccio o è a pelo raso. Ogni mantello ha la sua spazzola particolare, e ogni cane una sua specifica toelettatura. E, le prime volte, il consiglio del veterinario o del toelettatore diventerà davvero indispensabile.
Attenzione alle perianali
Le ghiandole perianali sono situate nel cane ai lati dell’ano e hanno il compito di secernere un liquido – più o meno denso – che ha lo scopo fondamentale di “marcare” il territorio. Spesso, durante il periodo di muta, le ghiandole perianali si irritano e producono una serie di disturbi che vanno dal prurito al dolore, dal grattarsi a uno stato di abbattimento generale. Un ottimo rimedio in questi casi ci viene dall’omeopatia. Arnica Montana in diluizione CH5 – 3/4 volte al giorno 3 granuli sciolti in un po’ d’acqua e poi somministrati direttamente nelle fauci – potrà aiutare i nostri amici a superare il disagio.
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