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Alimentata a Gnl la flotta di Costa Crociere sarà in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale delle proprie navi.
Come si riduce l’impatto ambientale di quelle che sono piccole città galleggianti? Operando su tutti gli aspetti che compongono una flotta da crociera, siano essi energetici, legati all’approvvigionamento o alla gestione dei rifiuti.
Non a caso Costa Crociere insieme a Cial ha da poco presentato i risultati del primo progetto di raccolta e riciclo delle lattine di alluminio all’interno delle navi da crociera del gruppo. “La sostenibilità in Costa è perfettamente integrata nel modello di business”, conferma Stefania Lallai, direttrice sostenibilità e relazioni esterne di Costa Crociere. “Modello che presenta una certa complessità: la nave rappresenta di fatto un piccolo paese, con uno spostamento di circa 5 mila persone a tratta”.
Le parole d’ordine sono quindi ottimizzazione e razionalizzazione: “Si tratta di avere quella sensibilità in più per capire che tutto quello che viene generato in un mondo così concentrato possa comunque generare valore”, come appunto il progetto del recupero dell’alluminio.
Ma una nave deve prima di tutto consumare meno, per produrre meno emissioni. Consumi ridotti “da un lato rivedendo e ottimizzando gli itinerari delle navi, dall’altro avviando a bordo delle navi tutta una serie di iniziative e progetti che portino alla diminuzione degli impatti”, sottolinea Lallai. Per questo sono state sostituite tutte le 450 mila lampade con nuovi corpi luminosi con tecnologie Led, con un 80 per cento di risparmio energetico in più.
Ma la grossa novità sta nelle nuove navi, che già commissionate e in cantiere, saranno pronte nel 2019. “Le prossime 4 navi saranno alimentate a gas naturale liquefatto”, conferma Alessandro Bertorello, a capo della sezione ambiente di Carnival Maritime. “Saremo gli unici nel mondo delle navi da crociera. In questo caso ridurremo drasticamente tutte le emissioni legate all’uso del carburante, dalla CO2 agli NOx e SOx”.
In questo caso Costa non farà altro che seguire le direttive europee, in particolare il pacchetto “Energia pulita per il trasporto”, nel quale viene descritto nello specifico un piano d’azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto (Gnl) nel trasporto marittimo, oltre a rispettare la recente normativa rispetterà la recente normativa internazionale sulle emissioni delle navi, che prevede un tetto massimo di contenuto di zolfo dello 0,1 per cento all’interno dell’area Eca (Emission control areas), area che rientra nel Mar Baltico, nel Mare del Nord e nelle coste del Nord America e dei Caraibi.
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