Risparmio energetico

L’efficienza energetica in Italia vale quasi 7 miliardi di euro di investimenti nel 2017

Il 2017 è stato l’anno della svolta nel settore dell’efficienza energetica, con una crescita del 10% degli investimenti. Cresce, e tanto, anche il numero di addetti ai lavori.

Il 2017 è stato un anno di grande fermento in Italia per il settore dell’efficienza energetica che, dopo anni di stallo, si è finalmente avviato su un sentiero di crescita consolidata. Gli investimenti sono arrivati a quota 6,7 miliardi di euro, con un trend che da cinque anni continua a mantenersi positivo: +10 per cento rispetto al 2016. Un andamento che secondo gli operatori si manterrà anche nel 2018. È quanto emerge dall’ultimo Energy efficiency report 2018 presentato dall’Energy&Strategy Group della School of management del Politecnico di Milano che ha coinvolto 191 imprese industriali e le principali associazioni di categoria.

Investimenti efficienza energetica
Nel 2017 gli investimenti in efficienza energetica sono cresciuti del 10% rispetto all’anno precedente. Fonte: Energy Strategy Group.

Il cambio di passo dell’efficienza energetica

Il settore dell’efficienza energetica, sempre considerato il “fratello minore” delle rinnovabili, è finalmente cresciuto di livello raggiungendo la piena maturità. Lo scorso anno si è registrato un elevato numero di acquisizioni e operazioni di partnership strategiche che hanno ridisegnato il perimetro di attività delle grandi utilities e cambiato decisamente il panorama italiano delle energy services company, cioè le Esco. Le Esco certificate sono aumentate del 30 per cento con circa 10mila addetti (+34 per cento). Complessivamente i numeri delle Esco nel corso dell’ultimo anno sono cresciuti più che nell’intero periodo 2012-2016: segno inequivocabile di un cambio di marcia.

 IndustrialeHome & BuildingPubblica AmministrazioneTotale
Investimenti realizzati
nel 2017 (mln €)
2.2504.3701306.750
Variazione % rispetto
al 2016
+12%+10%+11%+10%

Gli interventi di efficienza energetica

A guidare la classifica degli investimenti è il settore home&building con il 65 per cento del totale seguito dal 33 per cento del comparto industriale, circa 2,2 miliardi di euro, e dalla pubblica amministrazione, buona ultima, che cuba appena il 2 per cento. Cresce l’interesse verso gli interventi che coinvolgono l’involucro e i sistemi di condizionamento estivo e invernale a dispetto dei fattori di risparmio dell’energia elettrica.

I 6,7 miliardi di euro di investimenti in efficienza energetica hanno interessato diverse soluzioni e tecnologie. Prime tra tutte le pompe di calore, che da sole valgono il 21 per cento del mercato (ne sono state installate circa 500.000), seguite da sistemi di illuminazione efficiente (18 per cento degli investimenti), superfici opache (16 per cento del mercato) e impianti di cogenerazione, che pesano per il 9 per cento con l’installazione di circa 450-500 megawatt.

Isolamento termico edifici
Interventi di isolamento termico degli edifici. ©Wikimedia

Dove si investe in efficienza energetica

I 4,4 miliardi investiti nel settore home&building per l’80 per cento sono andati al segmento residenziale, un buon 15 per cento agli uffici e la quota restante agli edifici ad uso del terziario privato (grande distribuzione organizzata e hotel). Solo il 20 per cento riguarda nuove costruzioni, ben l’80 per cento delle spese in efficienza energetica è dedicato a interventi di retrofit.

Si registra invece un calo degli investimenti per i motori elettrici e inverter, solare termico e interventi nel campo della refrigerazione.

Nel comparto industriale le soluzioni di efficienza energetica maggiormente adottate nel 2017 sono state la cogenerazione e i sistemi di combustione efficienti, per un investimento rispettivamente di 582 e 493 milioni di euro, cioè oltre il 50 per cento del totale del settore. Buoni anche gli investimenti finalizzati alla realizzazione di interventi ad hoc sui processi produttivi, seguiti da quelli sull’illuminazione degli edifici e di sostituzione di motori elettrici e inverter.

Chi sono gli operatori in Italia

Nel 2017 si è registrata per la prima volta con chiarezza la tendenza di grandi utility ad acquisire i maggiori fornitori di servizi specializzati in determinati settori o tecnologie, con l’obiettivo di integrare in ottica complementare le proprie risorse e competenze con quelle di soggetti esterni che abbiano una buona visibilità e copertura del mercato.

Vi è stato poi l’ingresso di nuovi operatori, quali distributori e trasportatori di energia elettrica o gas, che hanno particolare interesse ad ampliare il proprio business e offrire così una vasta gamma aggiuntiva di prodotti e servizi. Altri soggetti che si sono affacciati sul mercato sono i fondi di equity dedicati al finanziamento di progetti di efficienza energetica che acquisiscono società di servizi energetici con ritorni di investimento attrattivi e con bassa volatilità.

Tra le 347 Esco certificate a fine 2017, il 47 per cento ha concentrato il proprio core business nella consulenza tecnico-gestionale in ambito energetico, il 28 per cento è nato come soggetto installatore di impianti elettrici e successivamente si è specializzato nell’efficienza energetica, mentre il resto si divide tra fornitori di tecnologie e utility.

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