La procura spagnola ha chiesto due anni e mezzo per Rubiales per abuso sessuale e per aver provato a fare pressioni sulla calciatrice.
Durga puja, luci e ombre della festività induista che per dieci giorni anima le vie di Calcutta
Ogni anno, fra settembre e ottobre Calcutta celebra il Durga puja, una delle festività induiste più sentite. Un reportage fatto di colori, profumi, luci e ombre.
In collaborazione con Davide Lemmi
Calcutta è soprannominata “la città della gioia” da molti indiani per la sua ricchezza storica, il suo fervore culturale e lo stile di vita dei suoi abitanti, amanti delle tradizioni e della convivialità. Ogni anno nel periodo tra settembre e ottobre, durante il mese Ashvin del calendario hindu, per dieci giorni la metropoli da più di 14 milioni di abitanti si trasforma nella massima manifestazione delle sue peculiarità. Si tratta del Durga puja, la festività induista più sentita nello stato indiano del Bengala occidentale.
L’adorazione della dea Durga
Tradizionalmente viene celebrato il ritorno nel mondo terreno di Durga, dea combattente contro le forze del male e incarnazione della creatività femminile, la quale va a trovare il padre nella sua dimora sull’Himalaya. L’adorazione, il puja, della dea da parte di sacerdoti e cittadini avviene attraverso una serie di rituali che si svolgono per lo più all’interno di elaborate strutture provvisorie decorate, i pandal, che ospitano grandi quadri scultorei dipinti, adorni di fiori e gioielli luccicanti, raffiguranti la dea dalle dieci braccia con i suoi figli.
Leggi anche:
- India, abolita dopo 158 anni la legge che vietava l’omosessualità
- L’India vuole vietare la plastica monouso entro il 2022
Il suono dei tamburi e la fragranza dell’incenso
Quest’anno a Calcutta sono stati allestiti oltre tremila pandal sparsi nelle piazze, nei vicoli dei quartieri popolari e dentro ai templi. Ma sono numerosi anche quelli che vengono preparati dalle famiglie più antiche e benestanti all’interno delle loro sontuose case nel nord della città. In questi dieci giorni le famiglie si riuniscono e tutte le principali attività economiche di Calcutta si fermano, lasciando spazio a canti e danze rituali accompagnati dai suoni dei tamburi dhaak, mentre la fragranza dell’incenso dhuno impregna le strade mescolandosi agli aromi di spezie della cucina bengalese.
Com’è cambiato il Durga puja
Oltre ad essere espressione di una profonda devozione religiosa, il Durga puja col tempo è diventato un evento artistico e commerciale di massa. I riti nelle case delle antiche famiglie aristocratiche sono presi d’assalto da reporter e curiosi. I pandal e le sculture (o murti) più grandi e costosi, poi, sono ormai delle stupende e complesse opere architettoniche con effetti ottici e luminosi, progettate e firmate da celebri artisti indiani, la cui preparazione inizia dai sei mesi fino a un anno prima dell’evento.
Come da tradizione, poi, in occasione delle celebrazioni i bengalesi comprano abiti nuovi e doni per partecipare ai vari riti e visitare i pandal più belli. Conseguentemente allo sviluppo economico del paese, non ci è voluto molto prima che brand e sponsor commerciali sfruttassero l’occasione. Così la città si riempie di cartelloni pubblicitari, mentre nei grandi mercati e nei centri commerciali scattano i saldi ed esplode la corsa all’acquisto di ogni genere di consumo.
I problemi ambientali legati alla festività
Da qualche anno sono sorti anche alcuni problemi ambientali legati alla festività. La città, già sovrappopolata e con servizi di smaltimento dei rifiuti precari, in questo periodo deve sopportare un picco di inquinamento al quale col tempo bisognerà trovare rimedio. In alcuni casi sono i rituali stessi ad esser diventati inquinanti. Nell’ultimo giorno del Durga puja, ad esempio, gli idoli sono portati in processione fino al Gange e lasciati immergere nelle sue acque. Un tempo le statue erano fatte di materiali biodegradabili come paglia, argilla, resina e legno. Oggi però sono stati sostituiti da quelli sintetici meno costosi e più colorati e così i resti delle statue finiscono col peggiorare l’inquinamento del fiume.
Un evento per tutti, nessuno escluso
Nonostante questi cambiamenti, il Durga puja resta una celebrazione affascinante e unica anche perché sempre più aperta e inclusiva. Non a caso quest’anno per la prima volta è stato organizzato un pandal dalle prostitute del quartiere a luci rosse di Sonagachi e anche la numerosa comunità transgender cittadina ha preparato alcuni eventi inediti. Il Durga puja appartiene a tutti gli abitanti di Calcutta. Nessuno escluso.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.
Per la prima volta il World happiness report scorpora i risultati per età. Svelando come, negli Stati Uniti e non solo, i giovani siano sempre meno felici.
Era scontato, ora è anche ufficiale. La corsa alla Casa Bianca sarà un remake del 2020. Biden contro Trump è una storia che si rinnova e continua a spaccare l’elettorato, nonostante i dubbi sull’età dei leader.
Per i prossimi 30 giorni, i musulmani che osservano il Ramadan digiuneranno dall’alba al tramonto. Ma l’attenzione dei fedeli sarà su Gaza.
I naufraghi erano bloccati sulla piattaforma tunisina per l’estrazione di gas Miskar, che ha permesso alla nave di Emergency avvicinarsi salvo poi negarle il permesso di compiere i soccorsi.
Dopo 7 anni l’accusa chiede l’archiviazione per gli attivisti di Jugend Rettet, Save the Children e Msf e il dissequestro della Iuventa. Ma ormai è tardi.
Lunedì circa 900 mezzi agricoli hanno invaso il quartiere europeo. Come successo a inizio febbraio, la protesta dei trattori chiede all’Unione europea di fare un passo indietro sulle politiche agricole che colpirebbero la categoria.