
Dietro la direttiva “case green”, che prevede l’efficientamento energetico degli edifici, ci sarebbe la lobby del gas, secondo le associazioni.
A parità di ore, con le lampadine a incandescenza da 11W si spende 98 €, mentre con le lampadine a risparmio energetico la spesa è di ben 65 € in meno
…La lampada a incandescenza trasforma in luce appena il 5% dell’energia consumata; il restante 95% viene definito, per usare un eufemismo, surriscaldamento elettrico, in realtà è proprio il caso di parlare di spreco.
Il modo migliore per ovviare a questo inconveniente è l’uso di lampadine a risparmio energetico.
Si tratta a tutti gli effetti di tubi fluorescenti che tengono per sé tutta l’energia: qui la luce non viene generata da un filamento, bensì da un miscuglio di gas illuminante e vapori di mercurio. In base alla composizione del gas, l’intensità della luce può passare da tonalità più intense, a giorno, a tonalità decisamente più calde. Nello zoccolo situato tra vetro e filettatura avviene il complicato processo di accensione di una lampada a risparmio energetico e scorre il flusso di corrente. Al confronto, la lampada a incandescenza è preistoria ormai.
Le lampade a risparmio energetico si adattano a tutte le montature per le luci esistenti sul mercato (le sigle E14 e E27 indicano il diametro della filettatura in millimetri). Ottime lampade si trovano sul mercato per circa 10 euro.
Lo sapevate?
Consigli
Installate le lampadine a risparmio energetico in tutti i locali in cui vi occorrono due o più ore di illuminazione al giorno. Non val la pena installarle in cantina, o in altri locali in cui soggiornate solo pochi minuti a settimana.
Preferite sempre le lampadine da avvitare allo zoccolo, i modelli tubolari sono più delicati e rischiano di rompersi!
Non lasciatevi attirare da prezzi competitivi. Lampadine a risparmio energetico molto economiche spesso non mantengono le promesse in termini di durata, tanto meno di rendimento…
Alcune lampadine a risparmio energetico sono un po’ più delicate di quelle a incandescenza: tra l’accensione e lo spegnimento dovrebbero trascorrere almeno due minuti; la cosa migliore sarebbe lasciare la lampada accesa non meno di sei minuti.
Non gettate le lampadine a risparmio energetico esaurite tra i rifiuti domestici, poiché, pur avendo un basso contenuto di
mercurio, vanno considerate rifiuti tossici. Rivolgetevi a centri di riciclaggio e rivenditori disposti a ritirare gratis, e smaltire nel rispetto dell’ambiente, le vecchie lampade a risparmio energetico.
In conclusione
Data la migliore resa, le lampadine a risparmio energetico riducono dell’80% i costi per l’elettricità e le emissioni di CO2.
Supponiamo che abbiate optato per una versione “de luxe” da 11 W: paragonato ai 75 centesimi per una lampadina a incandescenza, il prezzo di 15 euro sembra una follia.
Ma solo in termini di vita del prodotto, la lampadina a risparmio energetico guadagna terreno, sopravvivendo a ben dieci lampade a incandescenza, arrivando quindi a costare solo il doppio.
E in termini di consumi, la lampada a risparmio energetico batte nettamente quella a incandescenza. Mentre questa in 10.000 ore d’impiego consuma elettricità per 90 euro, la lampadina a risparmio energetico resta ferma a 18 euro producendo 78 chilogrammi di CO2, contro i 390 di una lampadina a incandescenza.
A parità di prestazioni, quindi, con una lampadina a incandescenza andate a pagare 98 euro, mentre con una a risparmio energetico la spesa scende a 33 euro, ben 65 euro in meno.
Fate il conto delle lampadine che avete in casa!
Andreas Schlumberger
Tratto da:
50 piccole cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro, Apogeo
2005
Il libro è a Impatto Zero
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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