
Industria della carta e foreste, le banche non sono ancora abbastanza prudenti
L’industria della carta sta facendo progressi in termini sociali e ambientali. Ma le banche, prima di finanziarla, sembrano non prestarvi attenzione.
L’industria della carta sta facendo progressi in termini sociali e ambientali. Ma le banche, prima di finanziarla, sembrano non prestarvi attenzione.
Quando ci si domanda se investire i propri risparmi per il bene del Pianeta, la domanda è sempre la stessa: conviene? Rispondono gli addetti ai lavori.
Tutto sulla finanza sostenibile: cos’è, quanto è diffusa e quali sono le strategie per investire il proprio denaro rispettando l’ambiente e le persone.
Fare impresa diventa un po’ più facile se i finanziatori si trovano in Rete. È la strada del crowdinvesting, che sta facendo passi da gigante.
Dal 30 settembre dovrebbero scattare le (piccole, non granché, ma sacrosante) sanzioni per negozianti, artigiani ma anche professionisti come medici e avvocati che si rifiutano di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito. Insomma, se non hai il Pos in negozio o in studio, se accetti solo contanti o se rifiuti i cinque euro che i clienti
Tenendo conto dei costi ambientali e sanitari che impone a tutti noi, un hamburger non costerebbe 4 dollari, ma quasi il triplo. È la tesi di Meatonomics.
Una grande banca che avvia un’indagine, per accertarsi di non aver finanziato la deforestazione in Indonesia. L’ha deciso Hsbc; non era mai successo prima.
Il gruppo di lavoro del G20 pubblica le linee guida sulla rendicontazione dei rischi legati ai cambiamenti climatici. E gli investitori rispondono.
D’ora in poi saranno vincolanti per la nostra politica economica gli indicatori del Bes, che parlano di salute, ambiente, legalità ed equità sociale.
Accade sempre più spesso: chi ha in mano enormi capitali vuole lavorare per lo sviluppo sostenibile. E lo fa anche scegliendo gli investimenti giusti.