I comuni italiani possono riprendere la trascrizione dei figli di due padri

Dopo lo stop di gennaio e i casi di bambini senza genitori riconosciuti, il governo riammette le trascrizioni dei figli nati all’estero. Ma solo parzialmente.

  • La Cassazione aveva stabilito che l’atto di nascita estero con due padri non è trascrivibile in Italia.
  • A gennaio il governo ha imposto ai sindaci per bloccare le trascrizioni. Molti bambini sono diventati “minori non accompagnati”.
  • Ora il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha annunciato un dietrofront del governo, ma solo parziale.

I comuni italiani potranno tornare a trascrivere gli atti di nascita di bambini nati all’estero da due padri con gestazione per altri (Gpa). Ma potrà essere indicato solo il genitore biologico, mentre per l’altro toccherà il difficile processo della stepchild adoption.

La trascrizione degli atti di nascita per i bambini nati all’estero da due padri con gestazione per altri era stata interrotta nel gennaio scorso da una circolare del governo, che si basava a sua volta su una sentenza della Cassazione. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha intrapreso sin dall’insediamento una dura battaglia contro le trascrizioni e sta lavorando per rendere la maternità surrogata reato universale. Lo stop alle trascrizioni aveva però creato numerosi casi di bambini di fatto “minori non accompagnati”. Da qui il parziale dietrofront del governo sotto la pressione di alcuni Comuni, su tutti quello di Milano.

Famiglie arcobaleno
Manifestazione famiglie arcobaleno © Simona Granati – Corbis/Corbis via Getty Images

La guerra delle trascrizioni

Il 30 dicembre 2022 la Cassazione aveva stabilito che l’atto di nascita estero con due padri, relativo a un minore nato con la tecnica della gestazione per altri (Gpa), non è trascrivibile in Italia.

La gestione per altri prevede che una donna porti avanti la gravidanza attraverso la donazione di spermatozoi da parte di uno dei due futuri genitori, che poi adotteranno il neonato. Una pratica usata nelle coppie omogenitoriali, ma in realtà ancor di più in quelle eterosessuali che non riescono ad avere figli. In Italia questa pratica è vietata (mentre per le coppie eterosessuali è consentita la fecondazione eterologa), ma diversi comuni fino alla sentenza della Cassazione hanno trascritto gli atti di nascita dei bambini nati in questo modo all’estero, riconoscendo quindi la genitorialità dei due genitori. Una pratica contestata dalla destra italiana, che da quando è salita al governo nell’autunno scorso ha fatto della lotta alla maternità surrogata uno dei pilastri del suo programma, al punto che è in approvazione una legge per rendere la gestione per altri reato universale, cioè punibile in Italia anche se compiuta all’estero.

Quando è arrivata la sentenza della Cassazione del dicembre 2022, una sentenza che definiva la gestazione per altri una pratica degradante per la donna, il governo ha colto la palla al balzo e attraverso il ministero dell’Interno ha inviato una circolare a tutte le prefetture chiedendo ai sindaci di interrompere le trascrizioni di figli nati all’estero attraverso la Gpa.

La (parziale) riapertura alle trascrizioni

Da quando i comuni hanno dovuto smettere di trascrivere gli atti di nascita, ci si è trovati in molti casi nell’assurda situazione di bambini formalmente considerati “minori non accompagnati”. Questo perché nati all’estero secondo modalità non riconosciute in Italia, senza la possibilità di trascrizione e, dunque, senza genitori. Nonostante i genitori li avessero.

Coppie omogenitoriali: sì alla trascrizione del padre biologico.

Posted by Beppe Sala on Thursday, August 3, 2023

Nelle scorse ore però c’è stato un dietrofront del governo, sotto la pressione di alcuni comuni italiani, in particolare quello di Milano guidato dal sindaco Beppe Sala. Quest’ultimo in un video insieme all’assessora Gaia Romani ha annunciato che il ministero dell’Interno ha dato l’okay ad allentare la sua linea dura. Di fatto, è stato raggiunto un compromesso: i bambini nati tramite Gpa all’estero non vedranno la trascrizione degli atti di nascita con entrambi i genitori come un tempo, ma quanto meno potrà essere trascritto il genitore biologico. Per intenderci, quello che ha donato gli spermatozoi per la gravidanza. Per l’altro genitore l’unica soluzione sarà la lunga, accidentata e costosa pratica della stepchild adoption, cioè l’adozione in casi particolari. 

Beppe Sala e Gaia Romani hanno sottolineato che la ripresa delle trascrizioni varrà d’ora in poi per ogni comune italiano. E hanno aggiunto che la battaglia per le coppie omogenitoriali non è finita e il Comune di Milano continuerà a lottare al loro fianco per un allargamento ulteriore dei diritti. Battaglia che prosegue anche altrove: il neo-sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha annunciato di aver registrato fuori dalle linee dell’esecutivo una bambina nata da due madri.

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