Veterinaria dell'animale

Favignana e Marettimo contro la leishmaniosi canina

A Favignana e a Marettimo è iniziato un progetto per controllare e prevenire il diffondersi della leishmaniosi canina sul territorio.

  • Nelle isole di Favignana e Marettimo, nelle Egadi, continua il progetto veterinario contro la leishmaniosi nei cani.
  • Già l’anno scorso nell’isola di Pantelleria si era avviato un primo screening della popolazione canina a cui farà seguito un programma vaccinale a giugno.
  • Impegnati nel progetto veterinari e ricercatori per un’azione comune e solidale.

Continua l’impegno contro la leishmaniosi canina nelle isole italiane con Favignana e Marettimo nelle Egadi. Queste due perle del nostro turismo sono diventate anche i centri dello studio realizzato dal professor Gaetano Oliva del dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli studi di Napoli che si pone l’obiettivo di monitorare la prevalenza della malattia nelle due isolette siciliane e controllarne la diffusione sul territorio. I veterinari coinvolti nel progetto sono sul campo per accogliere e proteggere la popolazione canina da questa pericolosa infezione che, purtroppo, come zoonosi può essere trasmessa anche all’uomo.

Egadi
L’arcipelago delle Egadi comprende Favignana, Levanzo, Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone © LifeGate

Lo scopo del progetto contro la leishmaniosi

Il progetto contro la leishmaniosi era iniziato l’anno scorso a Pantelleria con uno screening sui cani evidenziato da un test ematico specifico. A prendere parte alle iniziative anti-leishmania, offrendo un contributo non condizionato, è Msd animal health, azienda leader nella salute animale, sempre attiva nel fornire soluzioni per la prevenzione e il controllo della leishmaniosi. Lo studio avrà una durata di due anni e punta a valutare la prevalenza dell’infezione sulle isole e a controllarne la diffusione nel principale serbatoio, il cane, per ridurre il rischio proprio nella popolazione canina e, di riflesso, nell’uomo attraverso l’utilizzo di presidi di protezione ad attività repellente in combinazione con la vaccinazione.

leishmaniosi
A Favignana sono stati sottoposti a test per la leishmania circa 160 cani © Animal health

Perché proprio Favignana e Marettimo

L’obiettivo della prima fase del progetto è stato quello di differenziare i cani positivi alla leishmania da quelli negativi per identificare i soggetti idonei a partecipare allo studio. È iniziata, poi, la seconda fase che prevede la protezione degli animali coinvolti mediante l’applicazione di presidi repellenti e la vaccinazione specifica contro la leishmaniosi.

“Abbiamo scelto le isole di Favignana e Marettimo perché sono territori circoscritti in cui è più semplice applicare un monitoraggio costante. Abbiamo lavorato su un campione iniziale di circa 160 cani tra le due isole ed è emerso che circa il 15 per cento della popolazione canina è affetta da leishmaniosi in forma asintomatica. Inoltre, durante lo studio, abbiamo scoperto che anche un piccolo, seppur significativo campione di gatti sottoposti ai test sierologici è risultato positivo”, spiega il professor Oliva.

“Questi dati ci dimostrano la presenza di un numero significativo di animali senza sintomatologia ‘esposti’ al parassita della leishmania che potrebbero passare inosservati. Ecco perché diventa fondamentale impegnarsi concretamente in azioni protettive per prevenire una malattia che minaccia il benessere di tutti”, conclude il professore. Ed è importante, soprattutto per patologie come la leishmaniosi, il contatto e la guida con il proprio medico veterinario per poter scoprire i sintomi al primo apparire e per poter agire efficacemente per contrastarne il progredire.

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I veterinari impegnati nel progetto a Favignana © Animal health

I sintomi di una malattia sempre più diffusa

La leishmaniosi è una tra le malattie infettive più gravi e diffuse in Italia e in numerose parti del mondo. Inoltre, a causa delle alterazioni stagionali con il generale aumento delle temperature medie, così come con il fenomeno del turismo a quattro zampe e le adozioni di cani da zone storicamente endemiche, si è potuto osservato un ampliamento dell’area di distribuzione della malattia, la cui trasmissione avviene attraverso la puntura di un insetto vettore, il flebotomo. Una volta infettato dal protozoo – Leishmania infantum – il cane può sviluppare la malattia caratterizzata da dimagrimento, stanchezza, comparsa di forfora con perdita del pelo in diverse zone del corpo, crescita abnorme delle unghie, comparsa di sangue dal naso, ingrossamento dei linfonodi.

Pantelleria
Il manifesto del secondo evento contro la leishmania a Pantelleria © Animal health

È consigliato fare una visita dal veterinario con frequenza semestrale o annuale per scoprire eventuali segni che al proprietario sfuggono, e fare degli esami del sangue specifici che anticipano la comparsa dei segni clinici. La leishmaniosi canina è da ritenersi una malattia molto grave, sia per il cane che per l’uomo, addirittura mortale quando non curata. Molti cani, infatti, sviluppano una forma di nefropatia cronica con perdita continua di proteine con le urine. Tale forma può esitare in insufficienza renale cronica, la condizione che più frequentemente porta a morte l’animale. Un’altra complicazione particolarmente temuta è l’uveite, patologia oculare particolarmente grave che anche se non mortale può comportare la perdita della vista. Ed è proprio questo che rende fondamentale la prevenzione di questa patologia.

Gli obiettivi futuri

“Ed è importantissimo il ruolo del veterinario all’interno di questo percorso che può sicuramente essere vincente se si lavora con costanza e con passione come sta accadendo per questo progetto”, dice Roberto Rosenthal, medico veterinario dell’isola di Favignana. A fine giugno si terrà a Pantelleria – la prima isola antesignana del progetto – un secondo evento che prevede un hub vaccinale gratuito nel canile locale. “Dopo la prima operazione Pantelleria leishmania free avvenuta lo scorso anno, noi di Msd animal health non ci siamo fermati e abbiamo deciso di dare concretezza all’impegno già preso e portare avanti questo progetto anche per il 2022. Siamo da sempre impegnati nella lotta alla leishmaniosi e ci rende orgogliosi poter contribuire concretamente alla creazione di quest’area leishmania free nel territorio siciliano, particolarmente endemico, diffondendo l’importanza della prevenzione che è alla base per il raggiungimento di un benessere collettivo”, conclude Simona Viola, direttrice della business unit Companion animals di Msd animal health Italia.

Il tutto acquista un valore davvero importante per sconfiggere e prevenire la leishmaniosi nella popolazione a quattro zampe della penisola. E annuncia una vittoria che si fa sempre più vicina e auspicabile nei confronti di una malattia subdola e particolarmente aggressiva se non controllata.

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