![Sport e clima: perché il 20% delle nazioni che partecipano alle Olimpiadi è a rischio](https://cdn.lifegate.it/Oyvxh9fqlvSdX8dMyIk4V5eMp4k=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2023/11/parco-nazionale.jpg, https://cdn.lifegate.it/Tp6Lc_rqMtk1d9zAKGf8HIxeegY=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2023/11/parco-nazionale.jpg 2x)
Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Il miglior tennista di sempre approfitta di una pausa dagli impegni sportivi per recarsi in Zambia e toccare con mano i risultati del suo impegno da filantropo.
Essere il tennista numero uno al mondo, per Roger Federer, evidentemente non è abbastanza: l’atleta svizzero vuole lasciare il segno anche fuori dal rettangolo di gioco. Nel 2003 ha dato vita a una fondazione che porta il suo nome, che gestisce decine di progetti educativi per i bambini africani e per i ragazzi svizzeri a rischio di marginalità sociale. E la settimana scorsa, approfittando di un momento di pausa dagli impegni sportivi, è volato per la prima volta in Zambia, per conoscere di persona gli educatori e i bambini.
La scorsa settimana ho avuto la prima volta la possibilità di visitare lo Zambia. È stata un’incredibile opportunità di vedere i risultati e l’impatto dei programmi educativi in corso in tre differenti scuole primarie nella Provincia Orientale. Grazie a tutti coloro che continuano a supportare la Fondazione Roger Federer.
Queste le parole con cui Federer ha commentato quest’esperienza nella sua pagina Facebook. Nel corso della sua visita, oltre agli incontri istituzionali (tra cui quello con il presidente Esgar Lungu) si è confrontato con genitori e insegnanti, ha assistito ad alcune lezioni e si è intrattenuto a giocare con i bambini.
Come ha raccontato a LifeGate Janine Händel, amministratore delegato della Roger Federer Foundation, il tennista è già molto coinvolto nelle attività della fondazione filantropica da lui creata (“non c’è riunione del board senza di lui, non c’è decisione importante in cui non venga interpellato”), ma ha un’agenda molto fitta che gli rende piuttosto difficile visitare di persona i progetti, che si svolgono in luoghi remoti e difficili da raggiungere.
Learning the dance ? moves here in Zambia , while visiting community schools with the @rogerfedererfdn #educationempowers pic.twitter.com/iQQlZ9xnD9
— Roger Federer (@rogerfederer) 24 aprile 2018
Nella repubblica dello Zambia, dove si stima che il 60,5 per cento della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà, la Fondazione Federer è attiva dal 2011 e sta progressivamente intensificando la sua presenza. Tra gli obiettivi dichiarati da raggiungere entro la fine del prossimo anno c’è quello di migliorare i risultati di apprendimento per 25mila bambini che vivono in zone remote, con particolare attenzione per le bambine, gli orfani e i ragazzini con bisogni educativi speciali. Ma non solo: la fondazione si prefigge anche di lavorare insieme agli insegnanti per migliorare le loro metodologie, costruire nuove scuole e nuovi parchi giochi, garantire una maggiore sicurezza negli ambienti scolastici, coinvolgere in modo più strutturale i genitori.
https://youtu.be/0q2qRy73jMk”
Per la prima volta, quest’anno Roger Federer è stato inserito da Time nella lista delle cento persone più influenti al mondo. A spendere parole di grande ammirazione per il suo impegno filantropico è stato anche Bill Gates, che a marzo ha giocato con lui in doppio al Match for Africa.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Ex bambini di strada guidano i turisti nella vita nascosta della capitale. Sono 11 milioni i bambini che in India vivono sui marciapiedi.
In Germania, in particolare, si guarda con grande preoccupazione alle elezioni legislative in Francia. Il rischio è di far crollare l’asse Parigi-Berlino.
Dal 17 al 23 giugno, Survival International mobilita l’opinione pubblica con una settimana dedicata ai diritti dei popoli incontattati.
I moti di Stonewall nel 1969 diedero inizio al moderno movimento Lgbtqia+. Saranno ricordati anche da una fermata della metro di New York.
Nonostante i progressi fatti, la parità di genere ancora non esiste, in nessun paese del mondo. Lo dimostrano i dati del World economic forum.
Conflitti, clima, violazione dei diritti umani: davanti alle crisi globali la cooperazione internazionale diventa una necessità. Eppure, nel 2023 il contributo italiano alla cooperazione allo sviluppo è diminuito del 17%.
Che Unione europea è quella che affronta le elezioni del 6-9 giugno 2024? Ne parliamo con Antonio Villafranca dell’Ispi.
Il 42 per cento degli anziani in Europa subisce esclusione sociale e solitudine, ma l’ageismo tocca anche i giovanissimi: l’appello delle associazioni.