
Una guida al cambio dell’ora. Quando si passa all’ora solare e all’ora legale di nuovo nel 2021. E perché conviene ancora dal punto di vista energetico.
Dai più ovvi accorgimenti alle mosse dei designer, tutte le informazioni necessarie per ridurre i consumi di energia elettrica del frigorifero, l’elettrodomestico presente in ogni casa.
A prescindere dall’età, dalla marca e dalle dimensioni del nostro frigo, è possibile elencare alcune cose che ognuno può fare per ridurre un po’ i consumi di elettricità in casa. Sarà anche poco, ma moltiplicato per i 25 milioni di frigoriferi che restano accesi in Italia tutto l’anno, anche un minimo risparmio si può tradurre in qualche tonnellata in meno di gas inquinanti da una centrale termoelettrica. In Italia i frigoriferi consumano circa il 3,5% di tutta l’elettricità nazionale: più di quella di treni e tram insieme.
Lo spunto per quest’approfondimento è dato dall’intervento al Salerno Loves Design (appuntamento che il 21 febbraio 2014 ha radunato esperti della comunicazione dell’architettura e del design) di Alessandro Finetto, senior director global consumer design Whirlpool: “Chi disegna oggi gli spazi interni di un frigorifero o di un congelatore – afferma Finetto – deve considerare la disposizione degli alimenti ai fini della loro conservazione ottimale e la presenza di tecnologie sensoristiche innovative che riguardano non soltanto la temperatura ma anche il grado di umidità. Il frigorifero oggi non è più il deposito del cibo, ma un gestore attivo della sue proprietà nutrizionali e sensoriali; per questo il buon designer deve recepire conoscenze scientifiche ed esigenze dei consumatori per elaborare soluzioni che migliorino la conservazione dei cibi, ne allunghino la vita, quindi diminuiscano gli sprechi”.
È consigliabile tenere il frigorifero né troppo pieno, né troppo vuoto. L’ideale è distribuire bene il cibo, uniformemente. Quando rimane vuoto si possono mettere in frigo delle bottiglie d’acqua che, avendo discreta capacità termica, consentono di mantenere bassa la temperatura interna del frigo e, indirettamente, riducono il lavoro del compressore del frigorifero e il consumo d’energia.
Sul mercato troviamo modelli con diversi tipi di freddo. Quelli a “freddo statico” sono i più diffusi, al loro interno non mantengono la medesima temperatura in ogni punto ma garantiscono una buona idratazione degli alimenti. Quelli a “freddo dinamico”, al contrario, offrono una temperatura omogenea, anche se non necessariamente costante. Infine quelli a “freddo ventilato” utilizzano la tecnologia più innovatrice, che permette di ottenere una temperatura sia omogenea, sia costante. Sono considerati apparecchi “di nuova generazione”, ma hanno degli inconvenienti: sono molto più rumorosi e consumano una maggior quantità di energia.
Un frigorifero può consumare da 780 kWh (200 euro di elettricità) all’anno se di classe G, a 300 kWh (70 euro) se di classe A. Le classi A+ e A++ riducono i costi di un ulteriore 25 per cento. I più moderni frigoriferi consumano meno, lo sanno tutti, ed è meglio, al momento dell’acquisto, scegliere quelli di classe energetica dalla A in su. In Italia s’acquistano circa 1,5 milioni di nuovi frigoriferi ogni anno.
Per fortuna sta passando di moda l’idea di incassare il frigo nei mobili da cucina, a vantaggio dei più funzionali, intelligenti e spesso colorati frigoriferi stand alone. Evitare l’incasso ermetico dietro le nicchie a parete. I frigoriferi incassati si surriscaldano di più, consumano di più e durano di meno, essendo meno affidabili per via del funzionamento più usurante. Bisogna sempre distanziare un po’ il frigorifero dal muro e lasciare sempre uno spazio intorno per consentire un’agevole dispersione del calore.
Le variabili da prendere in considerazione per valutare il funzionamento di un frigorifero sono molte: la collocazione del frigorifero all’interno della cucina, il fatto che sia o meno incassato, le modalità di utilizzo. È sensato distanziare il frigorifero dalle fonti di calore, posizionandolo lontano dal forno, da termosifoni, dalle finestre se gli proiettano il sole addosso.
Bisogna evitare di introdurre nel frigorifero cibi ancora caldi. Oltre a riscaldare l’ambiente interno del frigorigero, consumando maggiore energia elettrica per raffreddarlo, il calore causa anche la formazione della brina.
Un’ottima idea è un acquisto che il governo francese consiglia ai consumatori affinché identifichino subito la zona più fredda in cui conservare gli alimenti facilmente deperibili. Comprare per 3-4 € o poco più un termometro da frigo. Ci si potrebbe domandare perché i frigoriferi in commercio non hanno un termometro interno (hanno sì il termostato, ma quasi nessuno ha un bell’indicatore di temperatura, che faccia chiaramente vedere se ci sono 4, 5, 6, 7 gradi). Questo consentirebbe di collocare meglio i cibi che devono restare ben refrigerati. Il Regolamento 1060/2010 della Commissione Europea specifica che per i frigoriferi domestici “la temperatura di conservazione media all’interno debba essere minore o al massimo pari a 4° C” ma come al solito in Europa son troppo pedanti. La temperatura del frigo è ok intorno ai 6 gradi (dai 5 ai 7 gradi) e quella del congelatore tra i -18 ed i -15. Temperature forzatamente inferiori causeranno un consumo maggiore di elettricità senza influire sulla conservazione degli alimenti.
Per scongelare gli alimenti, trasferirli dal freezer al vano frigorifero. In questo modo cedono freddo e inoltre lo scongelamento sarà più igienico.
La brina è una paratia isolante che aumenta a dismisura il consumo di energia del frigorifero per mantenere le basse temperature. Pulire regolarmente il frigorifero dalla brina può far risparmiare molti soldi sulla bolletta. I frigoriferi no frost non hanno questo problema.
Per congelare gli alimenti è bene evitare di riporli tutti insieme in blocco nel freezer. Il congelamento avviene più rapidamente quando nel vano del congelatore sono già presenti altri alimenti congelati. In ogni caso è utile confezionare gli alimenti da surgelare in piccole porzioni: ciò rende più rapido il processo di congelamento.
È bello contemplare, specialmente di notte, l’appetitosa parata di cibarie stipate nel frigo. Ma è un piacere colpevole: bisognerebbe tenere aperto lo sportello del frigorifero il tempo più breve possibile.
La pulizia del frigorifero va effettuata almeno due volte l’anno. È possibile utilizzare la candeggina, che è il migliore disinfettante casalingo, oppure un detergente e un disinfettante contro i microbi, ricordandosi di applicare prima il detergente e poi del disinfettante, perché quest’ultimo è inefficace su una superficie sporca.
Una guida al cambio dell’ora. Quando si passa all’ora solare e all’ora legale di nuovo nel 2021. E perché conviene ancora dal punto di vista energetico.
Nominate per la prima volta le Women in energy. Scopriamo chi sono e cosa hanno fatto queste donne nel campo dell’energia sostenibile.
Bastano pochi accorgimenti per risparmiare energia in casa e avere bollette più leggere. Ecco alcune idee e qualche consiglio.
Dal Politecnico di Torino arriva sul mercato un dispositivo di smart metering adatto a tutti gli utenti. Basta collegarlo al contatore domestico e un’app dice dove e come intervenire.
In tutta Europa, dal primo settembre, non saranno più in commercio alcune lampade alogene. Le alternative a Led permettono di risparmiare energia e fino a 115 euro l’anno.
Il mancato accesso all’energia elettrica implica anche l’impossibilità di poter utilizzare le tecnologie del freddo essenziali per lo sviluppo e garantire acqua cibo e salute a tutti, nessuno escluso.
Il Johan Cruijff Arena, lo stadio di Amstedam, ha lanciato un sistema di accumulo di energia con batterie di Nissan Leaf e inverter Eaton che stoccano quella prodotta dal suo impianto fotovoltaico.
Col progetto Natick, Microsoft sta testando dei data center sottomarini e alimentati al 100% da rinnovabili, al largo delle coste scozzesi. Per ridurre i consumi energetici.
Il 2017 è stato l’anno della svolta nel settore dell’efficienza energetica, con una crescita del 10% degli investimenti. Cresce, e tanto, anche il numero di addetti ai lavori.