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Il direttore e fondatore di Cinemambiente, Gaetano Capizzi è morto il 24 ottobre 2023. Grande è stato il suo impegno nel cinema indipendente e ambientale.
Una triste notizia ha colpito il mondo del cinema e dell’ambiente oggi, 24 ottobre 2023, con la scomparsa di Gaetano Capizzi, fondatore e direttore del festival Cinemambiente di Torino. Capizzi, noto critico cinematografico e fervente sostenitore del cinema indipendente, è deceduto a Torino dopo una lunga lotta contro una grave malattia che lo ha colpito negli ultimi mesi.
Gaetano Capizzi, figura di spicco nell’ambito del cinema ambientale, è stato un uomo il cui impegno e dedizione hanno contribuito a promuovere la consapevolezza sui temi della sostenibilità, specialmente tra le giovani generazioni. Lo dimostra, tra le altre cose, l’accoglienza del progetto NextJournalist, dedicato alle scuole piemontesi e di cui LifeGate è stato capofila.
Il festival Cinemambiente, nato a Torino nel 1998, è stato un progetto al quale Gaetano Capizzi ha dedicato gran parte della sua vita. L’obiettivo del festival era quello di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e promuovere attivamente il cinema e la cultura ambientale attraverso attività che si estendevano per tutto l’anno. Organizzato dall’Associazione omonima in collaborazione con il Museo nazionale del Cinema, il festival ha attirato l’attenzione di un vastissimo pubblico e si è distinto come uno dei più importanti eventi cinematografici dedicati all’ambiente nel mondo.
Inoltre, Gaetano Capizzi è stato uno dei membri fondatori del Green film network, un’associazione che riunisce le principali rassegne cinematografiche internazionali a tema ambientale, dimostrando ancora una volta il suo impegno duraturo verso la causa.
Oltre alla direzione di Cinemambiente, Gaetano Capizzi è stato autore di numerosi libri e saggi cinematografici, tra cui il volume Isole. Cinema indipendente italiano. Ha inoltre guidato il festival Cinema indipendente italiano a Berlino e ha contribuito come uno dei fondatori dell’Aiace-Cic (Centro italiano cortometraggio), dove ha organizzato rassegne e sezioni di festival in Italia e all’estero.
La sua morte rappresenta una perdita per il mondo del cinema e dell’ambiente ma la sua eredità e il suo impegno per il cinema ambientale continueranno a ispirare e a educare le future generazioni.
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