Con Gamindo il tempo speso ai videogiochi si trasforma in donazioni a enti benefici

Gamindo è una startup specializzata nello sviluppo di videogiochi con cui le aziende possono parlare ai consumatori e coinvolgerli in attività solidali.

  • In Italia, 17 milioni di persone di tutte le età giocano ai videogame.
  • Sono molto di più di un semplice passatempo: costituiscono un linguaggio nuovo e una grande opportunità per le aziende.
  • Gamindo propone videogiochi che integrano al loro interno uno o più marchi e permettono agli utenti di donare a enti benefici un budget messo a disposizione dalle imprese stesse.

La passione per i videogiochi non sembra conoscere crisi: solo in Italia oggi sono 17 milioni le persone che amano dedicarsi a questo passatempo e, se guardiamo anche al resto del mondo, si arriva a 2,7 miliardi. Del resto, ben il 90 per cento delle nuove generazioni gioca, soprattutto con lo smartphone. Ma i giovani sono in ottima compagnia, considerando che l’età media del gamer è pari a 34 anni e che il 72% dei genitori condivide questo svago con i propri figli. Scegliendo le soluzioni di Gamindo, oltre a divertirsi, si può fare anche del bene: si tratta, infatti, di videogiochi promozionali che integrano al loro interno uno o più marchi e che permettono agli utenti di donare a enti benefici senza scopo di lucro un budget messo a disposizione dalle aziende stesse.

team di Gamindo
Il team di Gamindo © Gamindo

Gamindo propone un nuovo approccio ai videogiochi

Gamindo è una startup innovativa specializzata nello sviluppo di videogiochi promozionali con un impatto sociale. È nata da un’idea di Nicolò Santin e Matteo Albrizio, due ragazzi cresciuti nell’era del Gameboy e desiderosi di mostrare al mondo come con il desiderio di mostrare al mondo come i videogiochi siano molto più di un semplice passatempo per bambini. Oggi l’azienda è in rapida crescita e crea personalizzati ed esperienze interattive digitali di qualità per qualsiasi brand, dal più piccolo al più grande.

In un’ottica di open innovation, ha lavorato con realtà del calibro di Chiara Ferragni Collection sviluppando il gioco in 8 bit Rescue Matilda, il cui obiettivo è salvare la cagnolina di Chiara Ferragni, rapida da un Ufo; circa 50mila i lead raccolti Per il brand Mulino Bianco del Gruppo Barilla, invece, ha messo a punto Il gioco delle api: oltre 150mila le ore di gioco complessive. Tra i numerosi brand presenti nel portfolio della startup figurano anche Lavazza, Coca Cola, Barilla, Discovery. Diversi i giochi educativi, dedicati per esempio alla sostenibilità ambientale (con Mutti), alla cybersecurity (con Google) e alla salvaguardia degli oceani (con Unesco).

In pochi anni Gamindo ha saputo rivoluzionare il settore tanto da aver vinto il Premio nazionale innovazione Ict, avere ricevuto il seal of excellence dall’Unione europea ed essere stata accelerata in Silicon valley da Plug and play.

founder di gamindo
I founder di Gamindo, Nicolò Santin e Matteo Albrizio © Gamindo/Facebook

Il tempo trascorso giocando si trasforma in donazioni

Ormai i videogiochi costituiscono un vero e proprio linguaggio, nuovo e moderno, e una grande opportunità per le aziende. Forte di questa consapevolezza, Gamindo propone videogiochi promozionali “su misura”, attraverso cui le imprese possono parlare ai consumatori e coinvolgerli in attività benefiche. Le persone, infatti, possono trasformare il tempo speso in donazioni. In che modo? Il brand definisce un budget da devolvere a un’associazione senza scopo di lucro: questo viene convertito in gemme virtuali, che gli utenti ricevono giocando e che poi destinano alla causa sociale. Ad oggi, per esempio, sono già state elargite somme in favore di diversi enti che si occupano di sostenibilità ambientale. La startup sta anche sviluppando dei giochi mirati a educare e sensibilizzare i giocatori su queste tematiche, promuovendo l’adozione di comportamenti virtuosi.

Proprio per il suo impatto sociale, l’attenzione al benessere delle persone e all’ambiente, Gamindo è entrato nell’ecosistema LifeGate Way che supporta e connette startup naturalmente sostenibili, accomunate dal desiderio di cambiare il mondo, nel pieno rispetto delle comunità e del pianeta.

🌊 The future of the ocean depends on each of us.If we want to save it from pollution, we have to create awareness about preserving this delicate ecosystem from the very beginning, so in younger generations.For this reason, we developed for AXA Italia and IOC-UNESCO “Ocean Saviour”, a video game that teaches in a funny way the importance of preserving the ocean.This game was developed thanks to the contest “Save the Wave App Challenge” for high schools. Thanks to the contribution of Nicolò and Matteo, as Gamindo we had the chance to talk about the gaming world and development and its important role in terms of education.Starting from these chats, students proposed their ideas to create a new video game that could help in raising awareness on this topic.🕹 The winning concept has been developed by us and we are really proud to have taken part in this project with a valuable purpose! If you want to play check it out: #AXA #gaming #education #ocean

Posted by Gamindo on Wednesday, November 9, 2022

Un metodo di promozione innovativo e coinvolgente

La soluzione offerta da Gamindo è vantaggiosa anche per le aziende: infatti consente loro di promuoversi in maniera innovativa, divertente e coinvolgente, generando un forte impatto e fidelizzando i consumatori. Inoltre, attraverso i giochi, si stimola anche il traffico sui siti e sugli store aziendali, si attraggono nuovi potenziali clienti e si raccolgono dati.

I videogiochi sono sviluppati per le singole aziende da Gamindo a partire da meccaniche già conosciute sul mercato e vengono poi ceduti in licenza, ma rimangono di proprietà della startup. Per provarli gli utenti non devono scaricare app, ma semplicemente cliccare su un link.

Il gioco può essere condiviso sui canali social dell’azienda, inserito all’interno di un sito internet o di un’applicazione esterna, aggiunto alla app di Gamindo che conta 40mila utenti registrati o, ancora, introdotto in un qrcode, nelle newsletter o condiviso su app come Whatsapp.

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