I ghiacciai italiani si stanno sciogliendo a causa del riscaldamento globale

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università degli studi di Milano la superficie dei ghiacciai italiani si è ridotta del 40 per cento in 30 anni.

La calotta glaciale delle nostre montagne si sta sciogliendo inesorabilmente e gli scienziati non possono far altro che riscontrare il fenomeno. Trenta anni fa la superficie dei ghiacciai nel nostro Paese era di 609 chilometri quadrati, oggi ammonta a 368. L’ennesimo allarme viene lanciato dai ricercatori dell’Università degli studi di Milano che, in collaborazione con Levissima, Ev-K2-CNR e il Comitato glaciologico italiano, ha realizzato il nuovo Catasto dei ghiacciai italiani.

 

Le regioni maggiormente colpite dal fenomeno sono Friuli e Piemonte, le cui superfici ghiacciate sono quasi dimezzate. Riduzioni di circa un terzo sono state registrate in Trentino e in Alto Adige mentre resistono con maggiore successo i ghiacciai lombardi e della Valle d’Aosta.

 

La causa principale dello scioglimento è il costante innalzamento delle temperature che sta causando un’estesa frammentazione, il calo di superficie e volume e il cambiamento della morfologia dei ghiacciai alpini. A testimonianza di questo disgregamento c’è l’aumento del numero dei ghiacciai, passati dagli 824 censiti alla fine degli anni Cinquanta agli 896 attuali.

 

«Nonostante sia tuttora in atto una lunga fase di regresso glaciale – spiega il professor Claudio Smiraglia, a capo del progetto di ricerca – l’incremento della copertura detritica superficiale potrebbe ridurre i ritmi di fusione, mentre l’incremento di polveri naturali o antropiche potrebbe aumentarla. Vista l’indiscussa funzione dei ghiacciai come indicatori del cambiamento climatico in atto, diventa sempre più importante che ciascuno di noi adotti uno stile di vita responsabile, preservando le risorse naturali che ci circondano».

 

I ghiacciai sono opere d’arte create dalla natura, vere e proprie cattedrali scintillanti che rappresentano un prezioso patrimonio dell’umanità. Il processo di fusione dei ghiacciai implica conseguenze negative su vari fronti che vanno oltre l’impoverimento paesaggistico. La scomparsa dei ghiacciai può minare la sopravvivenza stessa della montagna accelerandone il dissesto e  aumentando così il rischio di frane e valanghe, mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle popolazioni locali e dei delicati ecosistemi alpini.

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