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Come si vive in una Google House? L’abbiamo visitata ed ecco le app pensate per semplificarci la vita, grazie ad un smartphone e ad una connessione wi-fi.
Dopo New York, Londra e Parigi, eccola a Milano. Una panoramica di tutto il mondo Google, in casa – dalla cucina al soggiorno allo studio – nel lavoro, nei viaggi. Molte applicazioni dedicate ed un unico account. Moltissimi servizi disponibili per semplificarci la quotidianità. Ecco come il gigante di Mountain View si immagina la nostra vita, non nel futuro, ma oggi nel ventunesimo secolo.
Basta avere un device relativamente recente in grado di supportare l’ultima versione di Android (dalla 4.1 in poi) o iOs (dalla 5 in su). In modo tale che possa funzionare l’applicazione Google Now: “Si tratta di un software che integra la ricerca vocale a quella sul web”, spiega Matteo Notargiacomo, coordinatore marketing di Google. “È un sistema intelligente, in grado di selezionare per noi le indicazioni che ritiene più utili”. Come? Grazie alle informazioni che noi forniamo con il nostro account di posta, il profilo Google+ e le impostazioni stesse dell’app. Un assistente invisibile e tascabile.
In cucina la si può usare per cercare rapidamente la ricetta o la video ricetta che più interessa. Salvando la cronologia, la ricerca sarà personalizzata e mirata ai nostri gusti. Ci manca un ingrediente? Possiamo cercare, sempre con comando vocale, il supermercato più vicino e con le mappe vedere qual è la strada da percorrere, quale mezzo preferire, la situazione del traffico.
L’area dedicata all’entertainment è quella al quale il colosso di Mountain View ha dedicato più spazio. Disponibili una libreria fornita di film in alta risoluzione, da noleggiare o comprare, in continuo aggiornamento. Si può collegare il tablet alla smart tv e proiettare il film appena scaricato sullo schermo del soggiorno.
L’integrazione e l’interconnessione delle varie applicazioni permette di conoscere in tempo reale la colonna sonora, il titolo, o semplicemente fare una ricerca sull’attore protagonista o che più ci è piaciuto. Google Musica, una via di mezzo tra Spotify e iTunes, raccoglie migliaia di brani, sempre disponibili. Si può inoltre organizzare la propria libreria personale, per portare la musica preferita anche offline.
Ma sono gli strumenti dedicati allo studio e al lavoro forse i più utili. Google Drive è lo strumento che integra la raccolta di immagini e di documenti, dei quali possiamo farne un backup, un copia, online. Google Documenti è l’applicazione open simile ad Office, che permette a due utenti collegati di compilare uno stesso documento in contemporanea. Con Hangout,l’app per le video chiamate, è possibile parlare tramite video e collegare in contemporanea fino a 10 utenti.
Degna di nota è Google Culture Institute, una piattaforma culturale che mette a disposizione migliaia di capolavori dell’arte e della cultura. Si possono navigare collezioni artistiche, esposizioni, luoghi significativi di tutto il mondo. Si potrà ammirare una tela del ‘500 ad una risoluzione di 7 Gigabyte o muoversi tra i viali della reggia di Versailles.
Utilissima per chi viaggia molto la traduzione istantanea per brevi e semplici frasi. Col comando vocale si recita la frase che vogliamo tradurre e simultaneamente avrete la traduzione da far ascoltare al vostro interlocutore. Grazie alla possibilità di scannerizzare documenti, è possibile tradurre in real time testi,menù, indicazioni.
Un’unico device, un unico strumento, in grado di fornirci tutto questo. E che sarà sempre connesso. A discapito, forse, di un po’ di privacy. Starà a noi sceglierne l’utilizzo più consono.
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