
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Quella del Cross River è la specie di gorilla più rara al mondo. Per salvarli ci vogliono 10,5 milioni di dollari (7,6 milioni di euro) secondo le stime della Wildlife conservation society che ha elaborato un progetto della durata di cinque anni per conservare la foresta pluviale che copre il confine tra Nigeria e Camerun.
Quella del Cross River è la specie di gorilla più rara al mondo. Per salvarli ci vogliono 10,5 milioni di dollari (7,6 milioni di euro) secondo le stime della Wildlife conservation society che ha elaborato un progetto della durata di cinque anni per conservare la foresta pluviale che copre il confine tra Nigeria e Camerun. Ad oggi ne rimangono solo 300 in natura e questo fa del gorilla del Cross River la specie più rara delle quattro sottospecie elencate come in “pericolo critico” dalla lista rossa dell’Unione mondiale per la conservazione della natura.
Il piano prevede una serie di attività per mantenere stabile la popolazione di questi primati in continuo calo negli ultimi anni. In un secondo momento, invece, la speranza è riuscire ad aumentare il numero di esemplari attraverso azioni di conservazione, monitoraggio e coinvolgimento delle comunità locali.
Tra queste, al primo posto c’è la lotta al bracconaggio seguita da quella contro la perdita di habitat minacciato dalla deforestazione per trasformarlo in spazi agricoli.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
La proiezione di docufilm nei villaggi della Nigeria sta contribuendo a salvare gli ultimi esemplari di gorilla di Cross River, il primate a maggior rischio di estinzione al mondo.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.