La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Greta Thunberg ha trovato come andare alla Cop 25 in Cile in modo sostenibile
Greta Thunberg ha accettato l’invito dell’equipaggio della barca a vela Malizia II, così l’attivista svedese potrà raggiungere la Cop 25 in Cile in modo sostenibile.
Aveva promesso che avrebbe viaggiato fuori dall’Europa solo se ci fossero stati mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e così sarà: l’attivista ambientale Greta Thunberg parteciperà ad alcuni eventi negli Stati Uniti tra cui il Climate action summit a New York e la più importante delle conferenze sul clima, la Cop 25 a Santiago del Cile rispettivamente a settembre e dicembre. “Mi è stato offerto un viaggio sull’imbarcazione a vela da gara Malizia II. Attraverseremo l’Oceano Atlantico dal Regno Unito a New York a metà agosto”, la giovane svedese ha scritto sui suoi profili social, dove ormai è molto seguita.
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La barca Malizia II appartiene alla Fondazione del Principe Alberto II di Monaco e, oltre a gareggiare, è protagonista di iniziative di stampo ambientale.
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Greta Thunberg, perché attraverserà l’oceano in barca a vela
Thunberg aveva inizialmente deciso di non partecipare a eventi che non fossero raggiungibili con mezzi di trasporto sostenibili come il treno, rifiutando anche un invito dell’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger, ma dopo aver deciso di prendersi un anno sabbatico da scuola, ha annunciato di aver cambiato idea, e di volere partecipare anche a eventi oltreoceano. L’importante è che il viaggio venga fatto su mezzi di trasporto a basse emissioni, quindi rispettando i principi della mobilità sostenibile, come appunto la barca a vela.
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“Dobbiamo far scendere drasticamente la curva delle emissioni entro il 2020 se vogliamo avere la possibilità di contenere l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi. Abbiamo ancora una finestra di tempo, per ora la situazione è nelle nostre mani. Ma quella finestra si sta chiudendo velocemente. Per questo motivo ho deciso di fare questo viaggio ora”, ha spiegato l’attivista su Facebook, affermando come durante lo scorso anno milioni di ragazze e ragazzi hanno fatto sentire la loro voce per dare una svegliata ai leader del mondo per quanto riguarda la crisi ecologica e climatica. “Nei prossimi mesi gli eventi di New York e Santiago del Cile dimostreranno se ci hanno ascoltato. Insieme a molti giovani nelle Americhe e nel mondo io sarò lì, anche se il viaggio sarà lungo e arduo. Noi faremo sentire le nostre voci”, ha affermato l’ispiratrice del movimento Fridays for future.
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