Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.
Idrogeno dall’energia eolica, Toyota inizia la sperimentazione
La diffusione dell’idrogeno come carburante sta incontrando difficoltà legate alla carenza di una rete di distribuzione capillare, allo stoccaggio tutt’altro che agevole e alla non esistenza di tale elemento in natura. Quest’ultimo aspetto niente affatto marginale, dal momento che la produzione richiede un dispendio d’energia tale da rendere negativo il saldo energetico, vale a dire
La diffusione dell’idrogeno come carburante sta incontrando difficoltà legate alla carenza di una rete di distribuzione capillare, allo stoccaggio tutt’altro che agevole e alla non esistenza di tale elemento in natura. Quest’ultimo aspetto niente affatto marginale, dal momento che la produzione richiede un dispendio d’energia tale da rendere negativo il saldo energetico, vale a dire il rapporto tra l’energia sprigionata dal combustibile e quella necessaria per ottenerlo. Un problema sia operativo sia etico che potrebbe trovare soluzione qualora alla base del ciclo produttivo vi fosse la possibilità d’attingere alle fonti rinnovabili, dando vita a un processo carbon neutral, ovvero con emissioni pari o uguali a zero.
Idrogeno dall’elettrolisi dell’acqua
La produzione dell’idrogeno si basa solitamente sullo steam reforming del gas naturale – procedura che consiste nel far reagire metano e vapore acqueo a una temperatura compresa tra 700 e 1.100°C per ottenere syngas, una miscela di monossido di carbonio e idrogeno – oppure sulla più diffusa elettrolisi dell’acqua. In quest’ultimo caso il processo produttivo prevede il passaggio di corrente attraverso la cella elettrolitica, così da provocare la scomposizione dell’acqua in ossigeno e idrogeno gassosi. L’optimum consiste nel ricavare dalle fonti rinnovabili l’energia alla base della reazione. Un obiettivo cui mira la Casa costruttrice Toyota, primo brand al mondo ad introdurre sul mercato un’auto fuel cell di serie, impegnata nel dare vita a una filiera sostenibile dell’idrogeno nelle città giapponesi di Yokohama e Kawasaki.
Ottenere carburante pulito con energia pulita
Cardine del progetto Toyota è Hama Wing, la centrale eolica hi-tech inaugurata nel 2007 a Yokohama. Una realtà all’avanguardia, tanto da sostenere autonomamente il carico energetico necessario all’elettrolisi, ricavando così l’idrogeno destinato alle macchine operative di quattro siti industriali nelle vicinanze. A detta della Casa nipponica, l’introduzione dell’idrogeno permetterà di ridurre dell’80 per cento le emissioni di CO2 rispetto ai combustibili tradizionali. La produzione di carburante pulito mediante energia pulita continuerà in via sperimentale per tutto il 2016 per poi approdare, entro il 2020, a uno studio di fattibilità dedicato ai veicoli per il trasporto delle persone. In particolar modo alla berlina Mirai, vale a dire la vettura fuel cell commercializzata da Toyota in California, Giappone e in alcuni Paesi europei, portabandiera della “società dell’idrogeno” prefigurata dal colosso nipponico, intenzionato a dismettere entro il 2050 tutti i motori alimentati mediante combustibili fossili.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si è chiusa con oltre 500mila visitatori l’edizione 2024 del Salone auto Torino. Cosa abbiamo visto, cosa abbiamo sentito (da Salvini) e l’epilogo sull’incidente. L’appuntamento al prossimo anno, dal 12 al 14 settembre 2025.
Il calo nella domanda dell’elettrico è stato determinante. Tre anni fa Volvo era stata tra le prime case automobilistiche ad annunciare l’abbandono ai motori termici.
Quale futuro per l’auto elettrica dopo le elezioni europee? Mentre cresce l’attesa nei confronti delle future scelte politiche, 10 soluzioni per una mobilità competitiva e decarbonizzata.
Coupé, due sole porte, nata nel 1969 la Ford Capri è uscita di scena nel 1986. Molto amata in Inghilterra e in Germania, oggi ritorna rivista&corretta. E, per la prima volta, elettrica.
Pierfrancesco Favino si racconta a L’Automobile e parla del suo rapporto con l’auto, del senso profondo del viaggio, della sua Roma e di quel sogno ricorrente…
Dimensioni compatte e prezzi accessibili sono l’unico modo per aumentare l’adozione (e la redditività) dell’elettrico. E mentre gli Usa preparano l’addio al gigantismo dell’auto, in Italia la Panda…
Calura, distrazioni, stanchezza. L’esodo estivo in auto nasconde molte insidie. Gli Adas, Advanced driver-assistance systems, possono aiutarci a prevenire o ridurre gli incidenti. Cosa sono e come usarli.
I pneumatici devono sostenere il peso delle batterie e un’accelerazione più diretta. Ma ormai si va verso prodotti adattabili a ogni tipologia di auto.