Giornata nazionale del gatto, il 17 febbraio si festeggiano i nostri felini preferiti

Si celebra la Giornata nazionale del gatto, istituita in Italia 25 anni fa in onore degli animali domestici più affascinanti e imprevedibili.

Vi sarà certamente capitato, se avete un gatto, di sorprenderlo a fissare il vuoto, oppure il muro come se potesse scrutarvi dentro. “Mi dà sempre un brivido quando osservo un gatto che sta osservando qualcosa che io non riesco a vedere”, ha scritto in proposito la poetessa britannica Eleanor Farjeon.

Perché si festeggia la giornata nazionale del gatto

Giornata nazionale del gatto
In Italia ci sono circa 7,5 milioni di gatti, ovvero il 12% degli animali da compagnia. Il 17 febbraio è la loro giornata.

Dai gatti potremmo imparare molto, ad esempio concetti variabili come il tempo e l’importanza delle cose. Il 17 febbraio si celebra in diverse nazioni europee una giornata dedicata a questi straordinari felini, la Giornata nazionale del gatto, istituita proprio in Italia più di 25 anni fa, grazie alla giornalista Claudia Angeletti della rivista “Tuttogatto”.

La data è stata scelta perché febbraio è il mese dell’acquario, il segno zodiacale che contraddistingue gli spiriti liberi ed indipendenti. Numerose sono le iniziative dedicate ai gatti, mostre fotografiche, conferenze, dibattiti e, soprattutto, raccolte di cibo e fondi per aiutare i gatti randagi. In Italia sono oltre due milioni e mezzo i mici senza casa, le principali colonie feline sono a Roma, Torino, Napoli e Milano.

I gatti nella storia

Manufatto egizio raffigurante Bastet
Nell’antico Egitto la dea Bastet era raffigurata come una gatta

In passato i gatti, animali misteriosi per antonomasia, venivano considerati una sorta di ponte tra il mondo umano e quello extra sensoriale e venivano attribuiti loro poteri magici. Questa visione non è del tutto sbagliata, i gatti infatti possono percepire gli ultrasuoni e sono in grado di anticipare eventi che solo più tardi verranno percepiti dai nostri sensi. I gatti scandagliano l’ambiente circostante con le proprie vibrisse (i baffi) che avvertono l’animale degli spostamenti d’aria, della presenza di ostacoli e perfino delle variazioni dei campi magnetici e della pressione atmosferica.

Gatto, primo piano
La domesticazione del gatto sembra essere iniziata in Cina circa 5mila anni fa

Le più grandi civiltà della storia hanno venerato i gatti, dagli antichi greci ai romani, che cremavano i gatti morti e ne disperdevano le ceneri sui campi per propiziare un buon raccolto. Nell’antico Egitto il gatto era considerato una vera e propria divinità, la dea Bastet, figlia del dio del sole Ra, era raffigurata come un gatta e chi faceva del male ad un felino era passibile di pena di morte.

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