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Il carpooling aziendale piace. Aumentano i viaggi condivisi per andare al lavoro
57 mila dipendenti di 73 aziende oggi condividono l’auto per raggiungere il posto di lavoro, risparmiando su carburante ed emissioni.
Risparmia in media 1.300 euro l’anno sul carburante, ogni dipendente che sceglie di condividere l’auto per raggiungere l’ufficio o il luogo di lavoro, su una distanza media di circa 30 chilometri. E questo è solo uno degli aspetti positivi del carpooling aziendale. Servizio che piace e che è in continua crescita: ad oggi infatti sono 57 mila dipendenti di 73 aziende a preferire il car pooling.
Sono questi i numeri resti noti da Jojob, il primo servizio italiano di carpooling aziendale che permette condividere l’auto nel tragitto casa lavoro tra colleghi o lavoratori di aziende limitrofe. Grazie ad un’app, da poco disponibile anche per Windows Phone, e una piattaforma web, il servizio è in grado di quantificare la reale CO2 risparmiata dopo ogni tragitto percorso in carpooling.
Un’occasione per le imprese per ridurre la propria impronta di carbonio e per i dipendenti per lasciare l’auto in garage. Secondo gli ultimi dati, in tutto il 2015 il servizio ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 di 87 tonnellate. Nel primo trimestre si sono già raggiunte le 43 tonnellate, ovvero un 18,9 per cento in più sul quarto trimestre dell’anno passato.
GerardAlbertengo.mp4 from Agenzia Press Play on Vimeo.
Con il carpooling aziendale si risparmia sul carburante e sulle emissioni
“L’attenzione delle aziende italiane verso la mobilità sostenibile ed i risultati generati da Jojob stanno portando l’Italia ad essere il paese leader in Europa per il carpooling aziendale”, dichiara Gerard Albertengo, amministratore delegato di Bringme, l’azienda ideatrice di Jojob. “Per la prima volta non è l’Italia ad inseguire, bensì è l’esempio da seguire. Quest’anno il nostro obiettivo sarà diffondere il carpooling casa lavoro alle Pmi e presto vedremo una prima versione internazionale di Jojob”.
Un servizio in espansione dunque, dimostrato anche dall’aumento dei chilometri risparmiati nel 2016 (esattamente 328.590 km, un quinto in più rispetto allo scorso anno), e delle aziende a scegliere il servizio: ultime in ordine cronologico Ovs, Bioindustry Park Silvano Fumero, Fondazione Sacra Famiglia e Salvatore Ferragamo.
Ciò che spinge nella scelta del servizio è anche l’opportunità di ricevere dei bonus e degli sconti in base alla Regione o alla categoria: razie alle “foglie verdi” accumulate con i viaggi in condivisione, gli utenti possono infatti usufruire di numerosi sconti e promozioni, da una cena al ristorante ad una gita in barca a vela. Un po’ come funziona per un certo tipo di raccolta differenziata, definita incentivante. Negli anni della sharing economy, pare proprio che condividere il viaggio casa lavoro piaccia sempre di più. Perché riduce le spese e lo smog.
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