Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Uno store realizzato in acciaio riciclato, illuminato quasi esclusivamente da luce naturale, senza aria condizionata e con un notevole risparmio energetico. Ecco il nuovo concetto di punto vendita.
È stato inaugurato con un evento carbon neutral a Indiranagar
nella provincia di Bangalore, il primo eco-store targato Puma. Tutta l’energia consumata
è stata prodotta attraverso una bicicletta e alle pedalate
degli ospiti. Un esempio unico nel mondo del retail, che sottolinea
la strada intrapresa dal marchio già da qualche anno.
“L’edificio è una vera meraviglia di design – ha dichiarato
Rajiv Mehta, Managing Director Puma South Asia – e incorpora una
serie di innovazioni e caratteristiche sostenibili da rendere il
nostro nuovo Puma Store un’esperienza unica per il
consumatore”.
La struttura del negozio è realizzata in acciaio riciclato e recuperato da
vecchi lettori DVD, biciclette e scatole di metallo, mentre i
mattoni utilizzati sono realizzati con il recupero del limo dei
laghi Kunigal, che sono l’unica fonte di acqua per i villaggi e che
vengono prosciugati ogni anno per aumentare la capacità della
falda.
La temperatura interna è mantenuta costante sui 24 gradi,
grazie ad uno strato isolante e alla dissipazione del calore in
eccesso nel terreno, utilizzato come scambiatore di caldo d’estate
e di freddo d’inverno: in questo modo non c’è bisogno
dell’aria condizionata.
“Siamo lieti – ha sottolineato Mehta – di essere pionieri nel campo
della sostenibilità con nuovi standard per il rispetto
ambientale e il risparmio energetico raggiunti con questo store, in
uno dei luoghi migliori dello shopping in India.”
Il 100% dell’energia elettrica
necessaria è prodotta da un impianto fotovoltaico che produce
10.384 kWh di energia all’anno, mentre all’interno del punto
vendita i mobili e tutti i dispositivi sono stati realizzati in
legno riciclato.
“In linea con la nostra missione di diventare l’azienda
Sportlifestyle più desiderabile e sostenibile – ha dichiarato
Franz Koch, ceo di Puma – siamo felici di questo grande passo in
avanti, pionieristico per il settore del retail”.
In vendita una vasta gamma di prodotti realizzati con cotone
biologico tra cui la Puma Wilderness Collection prevalentemente
prodotta in Africa con materiali sostenibili; inoltre grazie al
programma “Bring Me Back” un’iniziativa unica di riciclaggio
in-store per calzature, abbigliamento e accessori.
“Avere un negozio Puma sostenibile sottolinea il nostro impegno per
ridurre le emissioni di CO2, il consumo di energia e di acqua e la
produzione di rifiuti in tutte le strutture Puma entro il 2015,
dagli uffici, ai negozi, magazzini e fino a coinvolgere le
fabbriche dei fornitori diretti”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.