Con il cane in vacanza: dove andare, come organizzarsi

Un piccolo vademecum per portare il cane in vacanza: non ci sono più scuse per abbandonare chi vi ama a tutti i costi e non vi abbandonerebbe mai

Come fare per portare il cane in vacanza? O dove lasciarlo, se la destinazione del nostro viaggio è un luogo che non accetta animali domestici? Si tratta di domande sempre più attuali, visto che proprio i cani sono tra gli amici a quattro zampe più presenti nelle nostre case, secondi solo ai gatti: ce ne sarebbero ben 7 milioni nelle nostre case. Ecco qualche suggerimento per scegliere la destinazione giusta per noi e per il nostro amico Fido.

Col cane in vacanza: quali strutture turistiche lo ospitano?

Secondo dati dell’Aidaa, Associazione italiana difesa aniamli ed ambiente, aggiornati al 2017, sarebbero 10.000 gli alberghi, i ristoranti, gli appartamenti e gli agriturismi di montagna che hanno deciso di ospitare anche gli animali domestici. Gli indirizzi si possono trovare, per esempio, sui siti e sui portali delle località e delle regioni montane italiane. La regione con il maggior numero di strutture disponibili è il Trentino Alto Adige (ne ha ben 1.600).

Siti internet di riferimento

Ci aiuta “Pluto, il telefono amico degli animali“, un’iniziativa di Gaia animali & ambiente. Il numero da contattare è lo  0286463111 e dà informazioni da più di dieci anni sulle strutture (alberghi, campeggi, spiagge) che ospitano i cani. E’ attivo solo la mattina dalle 8.30 alle 12.30; è tuttavia possibile lasciare messaggi in segreteria oppure inviare le proprie domande all’indirizzo e-mail [email protected].

Oggi sempre più spiagge e alberghi accettano gli animali domestici: spesso è possibile informarsi anche tramite il sito internet o la pagina Facebook della struttura ricettiva in questione. Altro sito utile e Animali in Vacanza.

Con il cane in vacanza
Portare con sé il cane in vacanza non è difficile, basta ricordare poche semplici regole e prenotare nella località “giusta”…

Cosa fare durante il viaggio?

I consigli vengono direttamente dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

Libretto sanitario e giochi

Portare il libretto sanitario dell’animale, alcuni giochi, il necessario per l’igiene (la paletta e i sacchettini igienici per i cani, la lettiera con la sabbia per i gatti), le sue ciotole e il cibo, eventuali farmaci per il mal d’auto o il mal di mare e quelli suggeriti dal veterinario.

Non lasciarlo solo

Non lasciare l’animale ore al sole, ad esempio in automobile: potrebbe soffrire di colpi di calore o peggio, soffocare.

Prevedere molte soste

Fare molte soste durante il viaggio è importante: permette di dare al cane da bere, da mangiare e gli consente di fare i bisogni. Molte aree di sosta in autostrada si sono dotate o si stanno dotando proprio di piazzole per i cani, per facilitare il viaggio di animali e padroni.

In aereo

Se il cane viaggia in cabina, evitare che arrechi disturbo agli altri passeggeri e non fargli mancare cibo e acqua; se viaggia in stiva, provvedere all’acquisto di una gabbia adeguata e, qualche giorno prima della partenza, abituarlo a viverla il minor disagio possibile. In caso di scalo non trascurare una “visita” di
conforto.

In nave o traghetto

Evitare che sporchi e non fargli mai mancare cibo e acqua; in stiva andare spesso a trovarlo per rassicurarlo e cercare di ridurre al minimo il disagio legato alla permanenza nel box.

 

Young man with his dog
Durante il viaggio, è bene prevedere qualche tappa per consentire anche al nostro animale di sgranchirsi le zampe. © Getty images

 

Quanto costa portare il cane in vacanza?

In auto

Ovviamente nulla, occupa solo un posto sul sedile posteriore.

In treno

Viaggiano gratuitamente i cani di piccola taglia, i gatti ed altri piccoli animali domestici da compagnia (custoditi nell’apposito contenitore di dimensioni non superiori a 70x30x50) in prima e in seconda classe. I cani di media e grossa taglia, invece, pagano un biglietto che costa la metà di quello del padrone e devono essere muniti di guinzaglio e museruola. Se si viaggia in cuccetta o vagone letto è richiesto l’acquisto dell’intero compartimento.

In aereo

Sugli aerei dipende dal peso e dalla compagnia (su Alitalia ad esempio un cane di media taglia che pesa da 10 a 32 kg viaggia in stiva e paga un biglietto che varia da 50 a 150 euro). Il suggerimento è quello di controllare sul sito internet della compagnia aerea di riferimento, specie se si tratta di un low
cost.

In traghetto

Sui traghetti dipende dalla compagnia e in quasi tutti i casi è richiesto il certificato delle vaccinazioni. Sulle linee Moby ad esempio si paga un biglietto (da 4 a 15 euro) e ci vuole un certificato con le vaccinazioni dell’animale, sulle navi Tirrenia c’è il canile a bordo e sulle Grandi Navi Veloci – in
virtù della campagna “Portami con te” che l’azienda sta svolgendo in collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – ci sono invece aree dedicate, con fontanelle, zona per la
passeggiata, in alcuni casi veterinario a bordo e la possibilità di acquistare direttamente sulla nave cibo per il nostro amico a quattro zampe.

Sulle navi da crociera non è possibile portare animali domestici.

Dove vado per il passaporto di Fido?

Per i viaggi all’estero è necessario dotare l’animale di un passaporto, che deve essere rilasciato dai Centri di Sanità Pubblica Veterinaria. Le vaccinazioni richieste sono diverse a seconda delle zone di espatrio, ad esempio per i Paesi UE (esclusa Svezia che richiede ulteriori garanzie sanitarie, così come Irlanda e Regno Unito) il passaporto è valido se nell’apposito spazio è certificata annualmente (o da almeno 21 giorni, in caso di prima vaccinazione) l’esecuzione della vaccinazione antirabbica. È bene sempre chiedere al proprio veterinario. Il costo del passaporto è di 11,57 euro per Paesi UE, salvo Svezia e Malta e 17,35 euro per Paesi non equiparati alla UE. Per il rilascio è necessario che il cane sia dotato di tatuaggio identificativo o microchip. Inoltre è necessario presentare il certificato di iscrizione all’anagrafe canina.


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Le strutture ricettive che accettano animali in Italia e che vi consentono di portare il cane in vacanza sono più di 10.000. © Getty Images

 

Pronto soccorso – punture di insetto

Innanzi tutto bisogna mantenere la calma, come ci suggerisce Edgar Meyer, presidente di Gaia animali & ambiente. Se la puntura è di vespa, ape o calabrone bisogna sciacquare la zona colpita con impacchi di ghiaccio e applicare una pomata a base di cortisone. Se il gonfiore aumenta e coinvolge naso o gola bisogna correre comunque dal veterinario. In caso di ferite bloccare l’emorragia premendo con un panno per alcuni minuti, tagliare il pelo e disinfettare dopo aver lavato la parte con acqua e sapone. Se il morso è di vipera, è necessario portare subito l’animale dal veterinario più vicino.

Pronto soccorso – colpo di calore

Ci accorgiamo del colpo di calore nel cane perché l’animale inizia ad ansimare velocemente come risposta compensatoria all’aumento della temperatura ambientale, la frequenza cardiaca aumenta notevolmente e le mucose orali diventano di colore rosso vivo. Per abbassare la temperatura corporea è necessario bagnarlo con acqua fresca oppure avvolgerlo in asciugamani imbevuti di acqua fredda ma non troppo e porlo in un ambiente ben areato. In ogni caso è bene portare subito il cane dal veterinario
più vicino.

Se non posso proprio portare Fido con me, come scelgo la pensione?

La visita preliminare

Naturalmente l’ideale sarebbe portare con sè il proprio animale. In alternativa, se optiamo per la pensione, è bene visitare prima la struttura e verificare che i box siano spaziosi con una pare all’aperto e una coperta, riparata dalla pioggia.

Il veterinario

Accertarsi che la pensione disponga di un veterinario. Per abituare il cane, è bene portarlo in pensione per periodi brevi prima della vacanza. Prima di partire, farlo visitare dal proprio veterinario,
vaccinarlo, sottoporlo a un trattamento anitiparassitario preventivo.

Lasciate un recapito

Ricordatevi di lasciare sempre un recapito telefonico, per essere raggiunti in caso di complicazioni e di farsi rilasciare una ricevuta che attesti che avete lasciato la bestiola in custodia presso la pensione. Infine, se potete, sarebbe meglio incaricare un amico di recarsi saltuariamente a fare visita a sorpresa all’animale, per verificare le condizioni di mantenimento.

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