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La pratica del triplo talaq, che permette ai musulmani di divorziare dalle proprie mogli ripetendo tre volte la parola “talaq”, è ora illegale in India.
Sembra assurdo eppure in India, fino al 30 luglio, i mariti potevano divorziare dalle proprie mogli semplicemente ripetendo tre volte la parola talaq, la quale significa proprio “divorzio”. Bastava inviare una mail, una lettera, persino un messaggio su Whatsapp o su Skype. Questa pratica musulmana, conosciuta come triplo talaq o divorzio lampo, è stata dichiarata illegale dal Parlamento indiano che ha approvato con 99 voti a favore ed 84 contrari una proposta di legge risalente al 2017, anno in cui la Corte suprema aveva dichiarato l’usanza incostituzionale. Ora chi continuerà ad avvalersene potrà essere punito con la reclusione in carcere fino a tre anni.
“Finalmente una consuetudine arcaica e medievale è stata confinata nel cestino della spazzatura della storia”, ha twittato il primo ministro indiano, Narendra Modi. “È una vittoria per la giustizia di genere e promuoverà ulteriormente l’uguaglianza nella società”. A favore dell’approvazione della proposta di legge era il Partito del popolo indiano, attualmente al governo, mentre non lo era il Congresso nazionale indiano, principale rappresentante dell’opposizione. Secondo alcuni membri, la nuova legge sarebbe discriminatoria nei confronti dei musulmani.
An archaic and medieval practice has finally been confined to the dustbin of history!
Parliament abolishes Triple Talaq and corrects a historical wrong done to Muslim women. This is a victory of gender justice and will further equality in society.
India rejoices today!
— Narendra Modi (@narendramodi) July 30, 2019
Tuttavia, il triplo talaq è vietato in molti paesi islamici, compresi l’Egitto, il Pakistan e il Bangladesh. Non è menzionato nel Corano, il testo sacro dell’Islam dove, al contrario, si sostiene che il divorzio debba essere finalizzato nel giro di tre mesi così da garantire alla coppia del tempo per pensare ed eventualmente riconciliarsi.
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Era da qualche decennio che le musulmane dell’India si battevano per impedire i divorzi lampo, spiegando di vivere perennemente nella paura di essere costrette a lasciare la propria casa in una manciata di secondi. “Quando è successo a me, sono rimasta scioccata. È orribile venire abbandonati senza preavviso”, ha raccontato la giovane Afreen Rehman alla Bbc. “Non sapevo cosa fare. Ma sapevo che avrei dovuto convivere con quella croce fino alla morte, perché in India la donna è sempre considerata responsabile della fine di un matrimonio”. Ora, finalmente, l’incantesimo è spezzato e nessuna, inquietante maledizione incomberà più sulle vite delle spose.
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