Sono almeno 190 le persone uccise da improvvise e violente inondazioni che hanno colpito Charikar, principale centro urbano della valle del Kohdaman, in Afghanistan. Mercoledì 26 agosto la città, situata a una settantina di chilometri dalla capitale Kabul, è stata travolta da acqua e fango provenienti da corsi d’acqua esondati a causa di precipitazioni eccezionali che hanno colpito l’area.
Distrutte almeno 500 abitazioni in Afghanistan
Le inondazioni hanno causato anche centinaia di feriti e la distruzione di circa 500 abitazioni, secondo quanto comunicato dal governo afgano. Un dirigente della provincia di Parwan ha precisato all’agenzia Afp che si è trattato di “esondazioni-lampo”, che si sono verificate a partire dalle 2 di notte, ora locale.
Nelle ore e nei giorni successivi numerosi soccorritori hanno cercato di salvare il maggior numero possibile di persone, andando alla ricerca di numerosi dispersi. Ma gli abitanti della zona hanno denunciato una mancanza di mezzi di di uomini.
Il bilancio definitivo non è ancora stato reso noto
Il capo di stato Ashraf Ghani aveva ordinato aiuti eccezionali per la zona e anche i militari della Nato sono stati impiegati per portare acqua, cibo e coperte alle popolazioni colpite. Ciò nonostante, sui social network è stato possibile vedere immagini di famiglie che chiedevano aiuto, nonché di automobili che galleggiano sul fango.
At least 70 people are dead and dozens are injured from flooding after heavy seasonal rains drenched northern and eastern Afghanistan, while 90 have died amid similarly devastating weather in neighbouring Pakistan https://t.co/hdeLJVM7TK
Fin dall’inizio il bilancio era apparso drammatico, con decine di vittime accertate. Ma soltanto nel corso dei giorni, le autorità hanno potuto stabilire con maggiore precisione l’entità dei danni umani e materiali. Le ultime informazioni risalgono a martedì 1 settembre, ma ancora il numero esatto delle persone uccise dalle inondazioni non è ancora noto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
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