
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.
La Danimarca è il Paese più connesso del mondo, mentre l’Italia rimane stabile al 36mo posto, ampiamente preceduta da Gran Bretagna, Germania e Francia. Dopo la Danimarca, nel rapporto dell’International Telecommunications Union (Itu) spiccano la Corea del Sud al secondo posto e la Svezia al terzo, seguite da Islanda e Gran Bretagna. Hong Kong
La Danimarca è il Paese più connesso del mondo, mentre l’Italia rimane stabile al 36mo posto, ampiamente preceduta da Gran Bretagna, Germania e Francia.
Dopo la Danimarca, nel rapporto dell’International Telecommunications Union (Itu) spiccano la Corea del Sud al secondo posto e la Svezia al terzo, seguite da Islanda e Gran Bretagna. Hong Kong è il primo Paese asiatico, al nono posto, e gli Stati Uniti si attestano al 14mo.
Tra i Paesi europei dopo l’Italia ci sono la Croazia al 37mo posto, la Grecia al 39esimo, la Lituania al 40mo, seguite da Repubblica Ceca, Portogallo, Polonia e Slovacchia. All’ultimo posto della classifica c’è la Repubblica Centrafricana, preceduta da Niger, Ciad ed Eritrea. L’Italia non solo è piazzata male, ma è anche poco dinamica. Siamo dietro a Paesi come Emirati Arabi, Qatar e Barbados, e lontani dalle posizioni delle nazioni dell’Europa occidentale. Ai primi posti troviamo infatti Svezia, Islanda, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Finlandia, Hong Kong, Lussemburgo, Giappone e Australia. Il rapporto identifica anche un gruppo di paesi “più dinamici”, che hanno registrato miglioramenti superiori alla media: Emirati Arabi Uniti, Fiji, Capo Verde, la Thailandia, l’Oman, il Qatar, la Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, e la Georgia.
L’indice è calcolato tenendo conto degli accessi a Internet da fisso e smartphone e delle capacità della popolazione di utilizzare la rete e le nuove tecnologie. L’uso di Internet sta aumentando nel Paesi in via di sviluppo, con una crescita dell’8,7% nel 2014, rispetto a un +3,3% dei Paesi più ricchi. Oltre tre miliardi di persone sono online e la crescita delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) rimane sostenuta in quasi ogni paese del mondo. Gli ultimi dati mostrano che l’uso di Internet continua a crescere costantemente, al tasso del 6,6% a livello globale nel 2014 con il numero di utenti di Internet nei paesi in via di sviluppo che è raddoppiato in cinque anni (2009-2014), e con i due terzi di tutte le persone connesse che adesso vivono proprio nei paesi in via di sviluppo. Dei 4,3 miliardi di persone non ancora online, il 90% vive in tali paesi: in 42 regioni del mondo, che ospitano 2,5 miliardi di persone, l’accesso alle TIC rimane in gran parte fuori dalla portata, in particolare per le grandi popolazioni rurali. “Le TIC hanno il potenziale per rendere il mondo un posto migliore – in particolare per i più poveri, comprese le donne, i giovani, e i disabili”, ha spiegato il Segretario Generale ITU Dr Hamadoun I. Touré.
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