
Superfood di tendenza, secondo le previsioni l’avocado diventerà il frutto tropicale più commercializzato entro dieci anni. Ma dietro la sua produzione si celano deforestazione, perdita di biodiversità, criminalità e inquinamento.
Fine della storia di Teresa, la mucca che voleva attraversare lo Stretto di Messina a nuoto, verso la Calabria, per scappare dal mattatoio. Ha trovato casa.
Si conclude con un lieto fine la storia di Teresa, che non
ritornerà né nell’allevamento da cui è
scappata né in un mattatoio, ma vivrà il resto dei
suoi giorni al sicuro, tra i prati di una fattoria didattica in
provincia di Messina.
La mucca Teresa arriva il 29 luglio alla Casa di Accoglienza
Ignazio Cannavò, gestita in contrada Gigli a Mili da padre
Francesco. E’ accompagnata da un funzionario del ministero della
Salute, dal presidente dell’Ente nazionale protezione animali Carla
Rocchi, da Cataldo Paradiso e Antonio Tringali, di Enpa
Sicilia.
Ad accudirla da oggi in poi saranno gli ex detenuti della
cooperativa sociale che lavorano alla fattoria didattica.
A maggio era scappata dal suo allevamento nel messinese e si
era avventurata a nuoto nello Stretto di Messina. Era stata trovata
in mezzo al mare mentre, con il muso a filo d’acqua, cercava
affannosamente di raggiungere la sponda calabrese. Soccorsa,
è stata riportata a riva – non senza difficoltà – e
riaffidata al suo allevatore. Temporaneamente.
Perché grazie a una vera e propria mobilitazione di cui
è stata protagonista la rete, all’interessamento dell’Enpa e
alla collaborazione delle istituzioni, è infine arrivato il
via libera. Con un colpo di scena finale: Teresa è in “dolce
attesa”. “Esprimo profonda gratitudine a tutti coloro che hanno
permesso di regalare un futuro a Teresa – commenta Carla Rocchi – e
mi conforta sapere che potrà vivere insieme al suo piccolo
al di fuori ‘del braccio della morte’. Penso che tutti noi abbiamo
qualcosa da imparare dal coraggio e dalla caparbietà di
Teresa”.
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