Il modello virtuoso e sostenibile delle comunità energetiche rinnovabili sta riscontrando un successo innegabile in Italia.
Il 6 settembre, il Governo tedesco ha reso pubblica una proposta di legge che prolunga l’attività di diciassette impianti nucleari per un periodo medio di 12 anni. La decisione è…
Il 6 settembre, il Governo tedesco ha reso pubblica una proposta di
legge che prolunga l’attività di diciassette impianti
nucleari per un periodo medio di 12 anni. La decisione è
stata resa pubblica dal cancelliere Angela Merkel in seguito a una
riunione che ha visto coinvolti esponenti della coalizione di
governo e i vertici delle quattro compagnie elettriche presenti in
Germania. Le centrali nucleari più vecchie godranno di una
proroga di otto anni mentre quelle più recenti di
quattordici anni. Nonostante questo, Merkel non ha saputo fornire
una data precisa per la chiusura dell’ultimo impianto.
La nuova proposta modificherebbe così la legge
approvata nel 2002 dal precedente governo di coalizione tra SPD
(Partito socialdemocratico tedesco) e Verdi guidato da Gerhard
Schröder. Tale decisione prevedeva l’eliminazione graduale
dell’energia nucleare entro il 2021.
Il cancelliere ha commentato l’accordo raggiunto giudicandolo
fondamentale per la politica energetica tedesca dei prossimi anni e
ha annunciato che i ricavi derivanti dalla vendita dei diritti di
emissione alle compagnie verranno usati per aumentare gli
investimenti nelle fonti rinnovabili e velocizzare il periodo di
transizione energetica.
Negative, invece, le reazioni dei partiti di opposizione e
delle associazioni ambientaliste che hanno accusato il Governo di
aver ceduto alle pressioni economiche delle società
elettriche. Anche i sondaggi hanno manifestato le
perplessità dei tedeschi, in particolare per quanto riguarda
la sicurezza degli impianti.
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