![Sport e clima: perché il 20% delle nazioni che partecipano alle Olimpiadi è a rischio](https://cdn.lifegate.it/Oyvxh9fqlvSdX8dMyIk4V5eMp4k=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2023/11/parco-nazionale.jpg, https://cdn.lifegate.it/Tp6Lc_rqMtk1d9zAKGf8HIxeegY=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2023/11/parco-nazionale.jpg 2x)
Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Una consigliera delle Nazioni Unite ha commentato i dati di un rapporto sul divario salariale tra donne e uomini: “È il più grande furto della storia”.
Le donne sono retribuite, in media, il 23 per cento in meno degli uomini, in tutto il mondo, per il loro lavoro. Il dato è stato reso noto in un rapporto pubblicato nel mese di ottobre del 2017 dalle Nazioni Unite, ma è stato rilanciato il 20 gennaio da numerose testate, dopo che una consigliera dell’Onu ne ha commentato i contenuti. Anuradha Seth ha spiegato in un’intervista concessa all’agenzia di stampa spagnola Efe che si tratta di un fenomeno che coinvolge tutto il mondo del lavoro, senza distinzioni di frontiere, settori, età e qualifiche. E che rappresenta, per questo, “il più grande furto della storia”.
Brecha salarial entre hombres y mujeres: un ‘robo’ del 23 por ciento https://t.co/tgKNYj96fB Vía #ELTIEMPO
— Información Actual (@Infotwett) January 20, 2018
“Il divario salariale – sottolinea l’agenzia – non dipende da una sola causa, ma dalla somma di numerosi fattori, che includono la scarsa valorizzazione del lavoro femminile, la mancata retribuzione di quello casalingo, la minore partecipazione al mercato lavorativo da parte delle donne e il fatto che a queste ultime, spesso, vengono affidati posti di rango inferiore rispetto agli uomini”.
Ciò che appare ancor più sconvolgente è il fatto che, secondo quanto spiegato da Seth, “non esiste un solo paese al mondo in cui le donne percepiscono lo stesso salario medio degli uomini”. Si passa infatti dai casi virtuosi, nei quali lo scarto è attorno al cinque per cento (Costa Rica, Lussemburgo e Italia), fino a quelli nei quali la discriminazione è più evidente: in Germania il divario tocca il 15,7 per cento, sale al 17,1 nel Regno Unito e raggiunge il 36 per cento in una nazione come la Corea del Sud.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Ex bambini di strada guidano i turisti nella vita nascosta della capitale. Sono 11 milioni i bambini che in India vivono sui marciapiedi.
In Germania, in particolare, si guarda con grande preoccupazione alle elezioni legislative in Francia. Il rischio è di far crollare l’asse Parigi-Berlino.
Dal 17 al 23 giugno, Survival International mobilita l’opinione pubblica con una settimana dedicata ai diritti dei popoli incontattati.
I moti di Stonewall nel 1969 diedero inizio al moderno movimento Lgbtqia+. Saranno ricordati anche da una fermata della metro di New York.
Nonostante i progressi fatti, la parità di genere ancora non esiste, in nessun paese del mondo. Lo dimostrano i dati del World economic forum.
Conflitti, clima, violazione dei diritti umani: davanti alle crisi globali la cooperazione internazionale diventa una necessità. Eppure, nel 2023 il contributo italiano alla cooperazione allo sviluppo è diminuito del 17%.
Che Unione europea è quella che affronta le elezioni del 6-9 giugno 2024? Ne parliamo con Antonio Villafranca dell’Ispi.
Il 42 per cento degli anziani in Europa subisce esclusione sociale e solitudine, ma l’ageismo tocca anche i giovanissimi: l’appello delle associazioni.