Da tre anni i numeri della fame del mondo non accennano a diminuire e non si registrano passi avanti verso gli obiettivi di sostenibilità per il 2030.
Le sostanze chimiche delle confezioni migrano nei cibi
I materiali che rivestono gli alimenti (FCM) sono da diversi anni sotto la lente dei ricercatori che si occupano di salute, alimentazione e ambiente. Gli imballaggi infatti contengono sostanze chimiche che entrano in contatto con l’alimento, basti pensare al rivestimento interno delle lattine, al laminato dei cartoni per bevande, alla plastica delle bottiglie. Quali sostanze
I materiali che rivestono gli alimenti (FCM) sono da diversi anni sotto la lente dei ricercatori che si occupano di salute, alimentazione e ambiente. Gli imballaggi infatti contengono sostanze chimiche che entrano in contatto con l’alimento, basti pensare al rivestimento interno delle lattine, al laminato dei cartoni per bevande, alla plastica delle bottiglie.
Quali sostanze chimiche negli alimenti
Un recente studio sugli FMC, condotto dagli scienziati ambientali Jane Muncke, John Peterson Myers, Martin Scheringer e Miquel Porta e da poco pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health, ha evidenziato che sono molte le sostanze contenute nei packaging che possono migrare negli alimenti che mettiamo in tavola ogni giorno. Secondo gli autori, nonostante la loro presenza sia regolamentata, il rischio che le persone mangino cibi contaminati è alto. E troppo poco si sa circa l’impatto a lungo termine di queste sostanze. Gli studiosi, in particolare, vorrebbero ottenere risposte riguardo l’esposizione permanente agli FMC che sono “motivo di preoccupazione per diverse ragioni”: ad esempio sulla formaldeide, sostanza che a dosi elevate può causare il cancro, diffusa nelle bottiglie di alcune bevande e nelle stoviglie in melammina, ma anche sul bisfenolo A (o BPA), il tributilstagno, il triclosan e gli ftalati, sostanze che possono interagire negativamente con la produzione ormonale.
L’obiettivo dei ricercatori è trovare indicazioni circa il legame tra alimenti a contatto con le sostanze chimiche e patologie anche molto serie come il cancro, il diabete, l’obesità, i disturbi neurologici e infiammatori. “Mentre per la scienza alcune di queste sostanze sono oggetto di dibattito e i responsabili politici lottano per soddisfare le esigenze delle parti interessate, i consumatori rimangono esposti a queste sostanze chimiche tutti i giorni, per lo più inconsapevolmente”, hanno precisato i ricercatori.
Quando si fa la spesa, per non rischiare l’esposizione a sostanze i cui effetti sulla salute sono ancora poco conosciuti, il consiglio è di acquistare cibi freschi e non confezionati, da riporre in un comune sacchetto di carta per alimenti. Una soluzione pratica, sicura, economica e che fa bene anche all’ambiente.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il ferro, un minerale essenziale per il nostro organismo: ecco come assumerlo attraverso gli alimenti.
Gli studiosi della piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi-Neuromed hanno osservato che un consumo quotidiano di tre cucchiai di olio d’oliva si associa a un ridotto rischio di mortalità per il cancro.
I koala e altri animali australiani sono minacciati dalla deforestazione che fa spazio ai pascoli di bovini. Greenpeace chiede a McDonald’s di rendere trasparente la filiera della carne e influenzare le pratiche del settore.
Un’insalata a base di patate e sapori mediterranei in cui il profumo dei capperi e dell’origano di Pantelleria fanno la differenza.
Torna “Terra Madre Salone del Gusto 2024“: dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino. “L’epoca della competitività deve finire”, dice Carlo Petrini.
Dolce tipico della tradizione culinaria francese, il clafoutis di ciliegie unisce il piacere delle ciliegie alla dolcezza casalinga delle preparazioni da forno.
La sapidità della feta arrostita è mitigata dalla dolcezza del miele che “avvolge” anche i fiori di zucchina e la croccantezza dei pinoli.
Uno studio statunitense ha indagato l’esposizione ai Pfas attraverso il cibo analizzando il plasma e il latte materno di migliaia di donne.