
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Ingredienti 2 cucchiai di olio d’oliva 1 cipolla tagliata a dadini 2 gambi di sedano tritati 2 carote tritate 3 spicchi d’aglio sale, pepe nero 1 cucchiaino di cumino macinato 1 cucchiaino di coriandolo macinato 1/2 cucchiaino di peperoncino 1 manciata di coriandolo 250 g di lenticchie verdi 600 ml di brodo di verdure 1
Ingredienti
2 cucchiai di olio d’oliva
1 cipolla tagliata a dadini
2 gambi di sedano tritati
2 carote tritate
3 spicchi d’aglio
sale, pepe nero
1 cucchiaino di cumino macinato
1 cucchiaino di coriandolo macinato
1/2 cucchiaino di peperoncino
1 manciata di coriandolo
250 g di lenticchie verdi
600 ml di brodo di verdure
1 – 2 cucchiai di zucchero di canna integrale
Per servire: riso basmati cotto a vapore o focaccia, yogurt ,
foglie di coriandolo e, a piacere, uma manciata di germogli di
lenticchie o di fagioli.
Preparazione
Mettere a bagno le lenticchie per
qualche ora. Scaldare l’olio in una grande padella a fuoco basso e
poi aggiungere la cipolla, il sedano e le carote con un pizzico di
sale e pepe. Mescolare di tanto in tanto e, una volta appassite le
verdure, aggiungere l’aglio tagliato a fettine sottili. Incorporare
le spezie e una parte del coriandolo tritato, cuocere per 2-3
minuti. Aggiungere le lenticchie e aumentare il fuoco. Versare il
brodo, portare a ebollizione e poi abbassare la fiamma e cuocere, a
fuoco basso, per circa 20 minuti. Aggiungere lo zucchero, mescolare
e proseguire con la cottura per altri 10-15 minuti.
Servire in ciotole calde.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.
I risultati di un progetto pilota sull’agricoltura rigenerativa mostrano i vantaggi di questo approccio rispetto all’agricoltura convenzionale. Registrando una produttività complessiva più elevata.
Dopo cinque minuti di esposizione alla pubblicità di cibo spazzatura i bambini consumano più calorie: lo studio presentato al Congresso europeo sull’obesità.